"MA CON RETE FRA CENTRI SI PUÒ CURARE MEGLIO E SPENDERE MENO".
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 7 nov. - Oggi l'80% delle
oncologie mediche italiane ha i conti in rosso. I drg, unita' di
misura che calcola l'entita' dei rimborsi per le cure erogate,
coprono appena il 50% delle spese, che continuano a crescere. Le
cause? I malati sono in aumento e vivono piu' a lungo, le terapie
diventano piu' impegnative. E non mancano gli sprechi, con
prestazioni talvolta inappropriate, esami ripetuti e spesso poco
utili. A questo si aggiunge la migrazione sanitaria, con pazienti
che si spostano fra regioni o fra ospedali che distano pochi
chilometri. La denuncia arriva dall'Aiom, l'Associazione italiana
di oncologia medica, riunita a Bologna per il XIII congresso
nazionale.
I circa 3.000 oncologi propongono la loro 'ricetta' alle
istituzioni: "Ogni volta che una persona si trasferisce da un
centro all'altro la presa in carico viene riattivata dall'inizio,
dalla lettura dei vetrini in giu'- afferma Carmelo Iacono,
presidente Aiom- Questo comporta un allungamento dei tempi e la
crescita della spesa, problema che gli oncologi vivono in modo
sempre piu' pressante".
(Wel/ Dire)