SANITÀ. DISABILI, 'FUMETTI A ROTELLE': 9 STORIE SU DISTROFIA
BOLOGNA, CONCORSO PROMOSSO DA UILDM PER GIOVANI DISEGNATORI.
(DIRE) Bologna, 3 nov. - Sei ragazzi e ragazze con distrofia
muscolare si improvvisano sceneggiatori di fumetti e lanciano una
sfida ai loro coetanei: prestateci le vostre mani per mettere su
carta le nostre storie. È nato cosi', nel febbraio scorso, il
concorso per giovani disegnatori "Prestami la mano per il tuo
sogno", promosso dalla Uildm di Bologna in collaborazione con il
Centro servizi per il volontariato Volabo. Hanno risposto undici
disegnatori da tutta Italia, e ora i nove fumetti realizzati sono
stati raccolti in un catalogo. "L'iniziativa e' andata oltre ogni
nostra aspettativa, e' stata accolta con interesse, tanto che
hanno partecipato giovani fumettisti provenienti da altre
citta'", spiega Annalisa Frascari, consigliera 26enne della Uildm
bolognese, ideatrice del concorso ma anche partecipante in veste
di sceneggiatrice.
Il catalogo (108 pagine a colori, disponibile presso la sede
bolognese della Uildm, sito web www.uildmbo.org) presenta i
fumetti che disegnatori e sceneggiatori hanno realizzato
lavorando per settimane braccio a braccio. "Sono storie brevi",
aggiunge Annalisa Frascari, "che attraversano generi diversi,
dalla fantascienza al racconto umoristico, per affrontare aspetti
del quotidiano dei nostri soci. La disabilita' e' spesso toccata,
ma sempre in maniera leggera e ironica". Vincitore del concorso,
scelto da una giuria composta da giornalisti, disegnatori e
professionisti del mondo dei balloon, e' il fumetto "L'apparenza
inganna", sceneggiato da Irene Frascari con disegni di Luca
Parisi. Una storia semplice e divertente, che vede protagonisti
due gattini impauriti e diffidenti verso gli amici su sedia a
rotelle della loro padroncina. "Un invito, con il sorriso, ad
avvicinarsi alle persone senza pregiudizi, senza cadere nella
banalita'- scrivono i giurati nella motivazione-, ma con
freschezza e anche una certa dose di ironia nel finale".
"Non capita tutti i giorni di vedere prendere forma a poco a
poco la propria storia, ne vado molto fiera", dice Irene
Frascari, laureata in Biotecnologie mediche e da sempre
appassionata di musica, libri gialli e della rivista Linus. Per
Luca Parisi, 29enne di Rovereto, il concorso della Uildm e' stato
invece l'occasione per mettersi alla prova: "Visto che non avevo
mai realizzato un vero fumetto, mi incuriosiva l'idea di poter
collaborare con uno sceneggiatore, cosi' come avviene per le
grandi case editrici". C'e' invece un'invasione marziana al
centro di "La dimensione zero", il fumetto secondo classificato
al concorso. "Abbiamo collaborato tramite e-mail e telefono,
trovandoci subito in grande sintonia e provando immediatamente
stima reciproca", dice lo sceneggiatore Fabrizio Galavotti,
giornalista pubblicista e autore anche di un romanzo edito da
Perdisa.
"Di solito non mi piace lavorare con altri sceneggiatori,
perche' non riesco mai a condividerne le storie, le atmosfere e
le fantasie", aggiunge il disegnatore Antonio Vinci, pugliese
oggi a Reggio Emilia per frequentare la Scuola internazionale di
Comics. "Con Fabrizio e' stato diverso, dopo aver letto poche
righe della sua storia ho ammirato subito il valore del suo
racconto, mi ha portato nel suo sogno e ho avuto rispetto e
ammirazione per cio' che mi ha sceneggiato".
Nel catalogo ci sono poi i fumetti di Annalisa Frascari
illustrati da Niccolo' Tonelli e Flavia Barbera, di Massimo
Bergami e Tiberio Artioli con disegni di Alice Bucci, e ancora
quelli ideati da Ivan Giacometti e Lucia Lella con tavole di
Andrea Marongiu, Marco Sassi e Rosita Uricchio. "Andrea e' stato
molto bravo, abbiamo instaurato fin da subito un ottimo feeling-
racconta Ivan Giacometti-. Ha saputo cogliere con precisione ogni
sfumatura del mio pensiero. Certo, durante il lavoro l'ho fatto
un po' penare, perche' siamo entrambi due 'precisini'à".á
Andrea Marongiu, sassarese di origine ma bolognese di
adozione, ha invece molto apprezzato l'aspetto solidale del
concorso: "Da tempo pensavo, senza troppe pretese, di voler unire
il fumetto all'utilita' sociale e l'incontro con la realta' del
disagio fisico, che tutti, in gradazioni relative, affrontiamo,
me ne ha dato l'opportunita'. Voglio quindi ringraziare di cuore
Ivan e la Uildm per la lezione di quella che potremmo chiamare
arte solidale". (Dires - Redattore Sociale)
(Rer/ Dire)
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