SALUTE. ARSENICO NELL'ACQUA, UE: DEROGA AL LAZIO SUI DATI
FORNIRE RENDICONTO DATI OGNI TRE ANNI, MA ITALIA NON L'HA FATTO.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 31 mar. - Le deroghe alla
quantita' di arsenico tollerata nelle acque potabili "e' stata
attentamente valutata dai servizi della Commissione europea e
deve rispondere alle regole Ue, per le quali non ci deve essere
danno per la salute".
La deroga e' stata richiesta dall'Italia, "la valutazione e'
stata fatta ed i servizi della Commissione hanno dato questa
risposta" positiva, mentre alcune delle deroghe richieste "non
sono state concesse, sempre su base scientifica". Lo dice il
commissario europeo all'Ambiente Janez Potocnik, nel corso di un
incontro con la stampa nella sede romana della Rappresentanza in
Italia della Commissione europea.
"Nel 2010 e' stata richiesta una terza deroga da parte
dell'Italia- spiega Potocnik- fino a venti microgrammi per litro
di arsenico nell'acqua potabile", ed e' stata accolta "mentre ne
sono state respinte altre a 30-40 microgrammi/litro" che
"potrebbero causare danni alla salute". L'Italia, riferisce il
commissario Ue, ha spiegato che "i valori italiani piu' elevati
alla sorgente erano di origine geogenica e che avrebbe preso
misure" e, come ha valutato l'Oms, "non ci sono rischi per un
periodo di tempo limitato".
Ogni stato membro, pero', "ogni tre anni deve fornire una
rendicontazione dei dati" per quel che riguarda la presenza di
sostanze pericolose nell'acqua, ma per quel che riguarda
l'esercizio 2005-2006 "l'Italia non ha ancora fornito la sua
documentazione".
(Wel/ Dire)
|