(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 24 mar. - Crescono le attivita'
sportive per i disabili psichici. La Uisp Emilia Romagna (Unione
italiana sport per tutti) dedica l'ultimo numero della sua
rivista Area Uisp a censire le attivita' sportive per persone con
disagio psichico che si svolgono nei vari comitati della regione.
Ne emerge un panorama ricco e innovativo. "Il nostro obiettivo -
spiega Paolo Belluzzi, capo della commissione Diverse abilita' -
e' l'estensione del diritto allo sport a tutte le persone, senza
distinzione alcuna per estrazione sociale, situazione economica o
problemi psico-motori".
Ogni provincia ha una propria programmazione particolare, con
attivita' corsistiche che spaziano fra le piu' differenti
attivita' sportive. A Bologna vengono organizzati soprattutto
attivita' in acqua, negli impianti di Borgo Panigale e
all'Arcoveggio, ma anche il progetto sull'orienteering, di
prossima attuazione, sembra essere interessante. Si tratta di un
percorso urbano da fare con l'aiuto di una bussola e di una
cartina topografica, destinato a undici ragazzi con disagio
relazionale-comportamentale e patologie psichiatriche. Molto
attiva anche la provincia di Imola, che ogni anno organizza
"Oltre la siepe", rassegna che promuove la salute mentale e
inclusione sociale.
Da dieci anni a Modena la Usip propone "Io penso positivo", una
festa dello sport diretta a tutti, senza discriminazioni di alcun
tipo. Le numerose associazioni che vi prendono parte si occupano
tutte di integrazione delle persone con disturbi mentali e
promuovono l'attivita' sportiva finalizzata alla socializzazione,
e non all'agonismo. Sport come pallavolo, calcio a cinque e nuoto
possono essere praticati da chiunque vi si voglia cimentare.
"Modena e' preparata a questo tipo di attivita' perche' - ci fa
notare Paolo Belluzzi, a capo della commissione Diverse Abilita'
- qui risiedono ben 34 strutture polisportive, che assicurano una
struttura adeguata ad accogliere persone bisognose di
attenzione".
Anche Reggio Emilia presenta due progetti sulla disabilita'. "H
Sport" e' un'attivita' fatta in piscina con la neuropsichiatria
infantile dell'Usl di Reggio Emilia, che coinvolge 130 ragazzi.
Alla soglia della maggiore eta', i ragazzi abbandonano
quest'attivita' per passare ad altri sport come il basket, la
pallavolo e la palestra. Il secondo progetto, "Papillon", e'
dedicato al recupero delle funzionalita' motorie, ha appena un
anno di vita e coinvolge 20 persone 3 volte a settimana. La
neuropsichiatria infantile e' portata avanti anche a Parma, che
da 4 anni sostiene l'integrazione di minori con problemi
psichici, inserendo 20 soggetti ogni anno segnalati dall'Usl. È
stato avviato anche il progetto "Oltrelavoro e tempo libero", che
punta a occupare il tempo libero di una quarantina di persone,
tra giovani e adulti, quando vengono chiuse le cooperative
sociali che li ospitano. Vengono organizzati quindi corsi di
ballo, ginnastica di base e giochi di squadra.
Anche sul versante romagnolo non mancano iniziative di
integrazione. A Rimini ad esempio c'e' "Cavalgiocare", un
laboratorio per migliorare le relazioni interpersoanli dei
partecipanti. Il comitato di Rimini organizza anche
"AcquaGiocando" dove i ragazzi con tipologie di disagio mentale
praticano sia esercizi in superficie che percorsi subacquei con
bombole. "Uno degli obiettivi della commissione Diverse abilita'
- spiega Belluzzi - e' la cooperazione di tutte le strutture per
il bene delle persone che vogliono partecipare alle nostra
attivita'. Corsi di formazione comuni sono tenuti annualmente in
tutta la regione, e il livello che raggiungiamo e' altamente
specializzato. A Bologna e Ravenna si tengono ogni due anni corsi
di secondo livello, al partecipano esperti provenienti anche da
regioni vicine".
(Wel/ Dire)