ESCLUSE LE PROCEDURE PER LO SMALTIMENTO IN SICUREZZA DELLE SCORIE
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 24 mar. - "Tenuto conto che,
nelle attuali circostanze, occorre approfondire le valutazioni
sul ritorno al nucleare e che la Comunita' europea intende
sottoporre a scrupolose verifiche le centrali nucleari in
funzione", i ministri dello Sviluppo economico Paolo Romani e
dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo "hanno proposto, come gia'
preannunciato ieri al Senato, un'opportuna moratoria di almeno un
anno cosi' da pervenire a decisioni ponderate e serene e non
condizionate dall'emotivita' del momento". Questo quanto si legge
nella nota ufficiale del Consiglio dei ministri.
"La proposta e' stata collegialmente condivisa dal Consiglio
dei ministri ed e' stata formalizzata nel primo dei decreti-legge
oggi approvati- prosegue la nota- i ministri Romani e
Prestigiacomo hanno precisato che la moratoria ha per oggetto le
procedure relative alla realizzazione di impianti nucleari". Sono
invece "escluse le procedure per lo smaltimento in sicurezza
delle scorie radioattive esistenti, anche attraverso la
costruzione del deposito nazionale".
Quanto ai pericoli relativi alle ripercussioni in Europa e in
Italia di quanto sta accadendo nelle centrali nucleari in
Giappone, il ministro della Salute Ferruccio Fazio ha illustrato
i protocolli previsti per tali emergenze, in base ai quali sono
da escludere situazioni di pericolo per l'Italia.
(Wel/ Dire)