(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 10 mar. - Un appello contro la
legge sul testamento biologico, questa l'iniziativa promossa da
Equality Italia.
Firmatari del documento sono Umberto Veronesi, Aurelio Mancuso,
Anna Paola Concia e Flavia Perina. "L'appello- dichiara Aurelio
Mancuso, presidente di Equality Italia- vuole essere uno
strumento rivolto innanzitutto ai parlamentari di ogni
schieramento politico, affinche' nella discussione sul
biotestamento non prevalgano posizioni ideologiche e di
appartenenza. Questa legge va fermata".
A partire da oggi "raccogliero' le firme in Parlamento- dice
Anna Paola Concia- perche' purtroppo il centro destra vuole
andare avanti su questa brutta legge, non ci sono piu' margini
per cambiarla e a questo punto nel rispetto dei diritti
fondamentali scritti nella nostra Costituzione e' meglio non
legiferare. Infatti l'invito che rivolgiamo con questo appello e'
quello di fermarsi".
Questo il titolo dell'appello: "Biotestamento: meglio nessuna
legge che una legge contro i diritti costituzionali". Nel testo
si legge che "l'articolo 32 della Costituzione recita che la
Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto
dell'individuo e interesse della collettivita', e garantisce cure
gratuite agli indigenti. Nessuno puo' essere obbligato a un
determinato trattamento sanitario se non per disposizione di
legge. La legge non puo' in nessun caso violare i limiti imposti
dal rispetto della persona umana. Chiediamo ai parlamentari di
tutti gli schieramenti politici, che vogliono garantire il
diritto delle persone di decidere, potendo contare su tutte le
informazioni, i trattamenti sanitari cui accedere o da rifiutare,
di non permettere che sia approvata una legge contro la
Costituzione. Meglio nessuna legge che un provvedimento
anticostituzionale e che impone trattamenti sanitari, contrari
alla volonta'ßdelle persone".
(Wel/ Dire)