PER FORMARE INFERMIERI SPECIALIZZATI NELL'AREA ONCOLOGICA.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 7 mar. - Martedi' 8 marzo, un
ideale filo rosa leghera' la festa alla donna al Master
Universitario di I° livello "Percorsi clinici e di ricerca
nell'infermieristica oncologica", promosso dall'Ausl di Forli' e
dall'Irst di Meldola. Proprio in questa giornata, infatti,
nell'ambito del modulo dedicato alla prevenzione, curato da Fabio
Falcini, direttore dell'U.O. di prevenzione oncologica dell'Ausl
di Forli', si terra' un seminario sulla breast unit senologica,
dal titolo "Riflessione sugli aspetti organizzativi e
diagnostico-terapeutici". A sviscerare il tema saranno lo stesso
Falcini, e Secondo Folli, direttore dell'U.O. di senologia
dell'Ausl di Forli', che si soffermera' su "Chirurgia
conservativa e nuove tecniche ricostruttive". Introdurra' i
lavori Nadia Masini, presidente della Lilt (Lega italiana lotta
contro i tumori) Forli'-Cesena, associazione da sempre impegnata
a costruire attorno al malato oncologico una rete di
solidarieta', sicurezza e informazione.
L'obiettivo del Master e' formare infermieri con competenze
professionali specifiche al fine di rispondere ai bisogni di
natura preventiva, curativa, riabilitativa e palliativa negli
ambiti operativi dell'area oncologica e delle cure palliative. In
Italia, Forli' e' fra le poche citta' a ospitare iniziative di
questo genere, a conferma dell'eccellenza raggiunta nel settore
oncologico, specie dopo l'attivazione dell'Istituto scientifico
Romagnolo per lo Studio e la cura dei Tumori di Meldola, punto
nevralgico per l'"Area Vasta Romagna".
Quella in corso e' la seconda edizione del Master, capace,
quest'anno, di richiamare ben 17 studenti da tutta Italia, in
larga maggioranza donne. Le lezioni sono iniziate a novembre col
modulo "Percorsi clinici in oncologia e ricerca" di Dino Amadori,
direttore scientifico dell'Irst e dello stesso Master. Le
lezioni, giunte all'ottava settimana, proseguiranno sino al 6
aprile, per lasciare poi spazio agli appelli e agli stages,
previsti nei diversi centri oncologici di eccellenza di Area
Vasta Romagna.
(Wel/ Dire)