IL PROGETTO DI RA.GI ALL'OSPEDALE DI CATANZARO.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 7 mar. -
"Danzamovimentoterapia", "psicoterapia a mediazione artistica",
"training autogeno", "stimolazione cognitiva e supporto
psicologico". Sono questi gli strumenti che saranno utilizzati
nel reparto di oncoematologia dell'azienda ospedaliera
Pugliese-Ciaccio di Catanzaro per aiutare i pazienti a superare
le sofferenze determinate da patologie molto gravi.
Il progetto, realizzato dall'associazione Ra.Gi Onlus in
collaborazione con la Regione Calabria, assessorato alle
Politiche sociali e l'azienda ospedaliera, e' rivolto ai pazienti
oncoematologi in cura al presidio ospedaliero De Lellis.
Una equipe multidisciplinare per l'avvio di un laboratorio
innovativo ed unico in Calabria che e' iniziato venerdi' 4 marzo
nella saletta di radioterapia del De Lellis. Grazie alla
sensibilita' di Elga Rizzo, commissario straordinario
dell'azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio e alla disponibilita'
dimostrata da Stefano Molica, primario del dipartimento di
oncoematologia del presidio Ciaccio-De Lellis e da tutto il
personale medico e paramedico, l'equipe della Ra.Gi. Onlus avra'
la possibilita' di incontrare sia i pazienti oncologici
ricoverati, che quelli che, in modalita' day hospital, seguono
quotidianamente le cure.
"L'obiettivo- ha spiegato il commissario straordinario Elga
Rizzo- e' quello di aiutare il paziente di fronte alla sofferenza
emotiva legata ad una condizione di malattia fisica molto grave.
Si tratta di un segno concreto di sensibilita' e attenzione verso
i pazienti che affrontano una grande e difficile prova qual e' la
cura della patologia oncologica e soprattutto si tratta di un
passo importante per la sanita' calabrese che va verso
l'umanizzazione dell'ospedale che diventa un luogo in cui
prendersi cura, ma non soltanto dal punto di vista
medico-farmacologico, ma anche tenendo conto degli aspetti
emotivi e psicologici del paziente e di chi sta vicino a lui".
E' proprio da queste considerazioni che nasce la proposta
progettuale della Ra.Gi., impegnata ormai da anni sul territorio
catanzarese nel settore della prevenzione, terapia e cura in
ambiti socio-sanitari. Da 15 giorni l'e'quipe multidisciplinare
della Ra.Gi. sta facendo visita ai pazienti spiegando loro, ma
anche ai familiari, la proposta terapeutica. In molti si sono
dimostrati disponibili e desiderosi di iniziare il laboratorio,
rimanendo entusiasti del fatto che per la prima volta, anche in
Calabria, venga data importanza oltre che all'aspetto medico
anche a quello psico-corporeo della malattia oncologica.
All'interno del laboratorio il paziente potra' trovare uno
spazio di condivisione di gruppo in cui si sentira' accolto,
ascoltato ed amato ed avra' la possibilita' di "lasciarsi andare"
facendo emergere emozioni, disagi nascosti e riscoprendo, anche e
soprattutto attraverso la forza del gruppo, le proprie risorse
interne. Attraverso l'utilizzo di tecniche di rilassamento e
all'ascolto corporeo sara' possibile per il paziente conseguire
un crescente stato di calma e di tranquillita' attraverso
l'apprendimento graduale di esercizi di rilassamento, senza
ginnastica, che consentono di sperimentare una condizione di
benessere in cui liberare la mente dai pensieri e il corpo dalle
tensioni. Spesso, infatti, la sofferenza psicologica che invade
il paziente oncologico e' talmente elevata da aggravarne in
alcuni casi la condizione, per questo le terapie psico-corporee e
le terapie espressive, che verranno utilizzate dall'e'quipe
Ra.Gi. diventeranno uno strumento di comunicazione verso
l'esterno e permetteranno al paziente di riacquistare
gradualmente un riequilibrio psico-fisico che gli consentira' di
affrontare questa esperienza di vita con una maggiore serenita' e
sicurezza personale. Si trattera' di un percorso integrato che
unisce al trattamento di chemio o radioterapia o ad un eventuale
intervento chirurgico anche un puntuale e scrupoloso supporto
psicologico e corporeo che agevolera' il paziente nel recupero di
nuovi significati alla propria esistenza, permettendogli cosi'
una delicata ripresa dall'ansia che appesantisce e spesso aggrava
il proprio stato di malattia oncologica e permettera' di trovare
soluzioni piu' adattive e funzionali rispetto all'esperienza
della malattia stessa.
"Sono pochissimi in Italia gli ospedali che affrontano la
malattia del paziente in un contesto muldisciplinare con
utilizzando le terapie espressive- afferma Elena Sodano,
presidente della Ra.Gi. e danzaterapeuta psico corporea- Tra
questi l'ospedale San Carlo Borromeo di Milano, nel quale ho
fatto un'esperienza di danzaterapia nel reparto di oncologia con
le pazienti affette da tumore al seno. Grazie alla disponibilita'
del commissario Rizzo, avere la possibilita' di lavorare con i
nostri pazienti e dare loro un valore terapeutico aggiunto
rispetto a quelle che sono le normali procedure medico
farmacologiche, rappresenta un elemento di alto spessore umano,
un riconoscimento verso il paziente e la sua sofferenza e un
cambiamento nel modo di intendere la terapia e la cura anche in
Calabria. La malattia e' qualcosa di troppo seria per essere
lasciata solo ai medici, operatori delle helping professions, che
insieme a infermieri e personale ospedaliero in genere, avrebbero
bisogno di supporti psico-corporei per allontanare quelle
tensioni che derivano da emotivita' vissute troppo forti. Ed e'
per questo motivo- conclude Sodano- che le attivita'
laboratoriali oltre ad essere rivolte ai pazienti, in un altro
giorno settimanale, saranno messe anche a disposizione del
personale medico e paramedico dell'azienda Pugliese-Ciaccio".
(Wel/ Dire)