STUDIO DI 22 ANNI IN UN VILLAGGIO ALLE PENDICI DELLE ANDE.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 7 mar. - Il team di ricercatori
guidato dal biologo cellulare Valter Longo dell'University of
Southern California e l'endocrinologo ecuadoregno Jaime
Guevara-Aguirre, ha studiato un'intera comunita' di persone
affette dal nanismo di Laron, in un villaggio alle pendici delle
Ande.
Lo studio e' stato condotto per un periodo di 22 anni e il gruppo
e' stato confrontato con i parenti che vivevano nello stesso
villaggio, ma composto da persone di statura normale.
Il risultato non ha documentato casi di diabete e cancro nei
soggetti affetti dal nanismo di Laron.
Nell'altro campione, invece, nel 5% dei casi si sono ammalati di
diabete e nel 17% di cancro.
La spiegazione risiede proprio nella Sindrome di Laron, una
malattia genetica causata da una mutazione genetica del recettore
dell'ormone della crescita, cosiddetto GH-r gene. La patologia
descritta sarebbe causa di: obesita' cronica; acromicria, ovvero,
una riduzione nella lunghezza degli arti dovuta ad un minor
sviluppo delle cartilagini; ipogonadismo che provoca una
disfunzione nella secrezione di ormoni sessuali che, a sua volta
puo' scatenare l'ipogenitalismo, ovvero una ridotta crescita
genitale.
Nonostante il campione considerato fosse affetto da queste
patologie, derivate dal nanismo, in realta' non avevano
sviluppato ne' diabete, ne' tumori, a differenza dei loro
consanguinei di statura normale nei quali avevano riscontrato,
anche se in piccola percentuale, queste malattie.
L'ironia della sorte toccata al campione che, avrebbe potuto
godere di un'esistenza lunga e senza malattie, e' stata pero'
tristemente vanificata dalle loro tendenze autodistruttive, in
quanto il tasso di mortalita' ha rilevato un'alta incidenza di
causa di morte per abuso di stupefacenti, alcool e incidenti vari.
(WEl/ Dire)