(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 7 mar. - "I dati diffusi
dall'Isng (Istituto di neuroscienze globale) in collaborazione
con Istituto di sondaggi Swg di Trieste, e presentati lo scorso 3
marzo in Campidoglio, secondo i quali un romano su 4 soffre di
attacchi di panico, non trovano alcun riscontro nella prassi
quotidiana clinica registrata dalla comunita' professionale
dell'Ordine degli Psicologi del Lazio". E' quanto afferma, in una
nota, il presidente dell'ordine degli psicologi Lazio, Marialori
Zaccaria, che aggiunge: "Certo e' che se a dare questi numeri e a
consigliare le terapie da seguire e' il Comune di Roma, le
conseguenze destano molta preoccupazione".
"Dobbiamo constatare- prosegue Zaccaria- con una certa
amarezza e preoccupazione che, ancora una volta, viene suggerito
di non fare ricorso alle psicoterapie, definite in modo del tutto
ingiustificato lunghe e costose, per indicare la strada piu'
breve del farmaco, assecondando la progressiva medicalizzazione
della societa'".
"Chiediamo piu' correttezza e piu' serieta' ad
un'amministrazione che puo' contare, dovrebbe saperlo- aggiunge
Zaccaria- su tutte le competenze professionali disponibili sul
territorio, soprattutto se si vuole andare verso una logica di
prevenzione e di ascolto del disagio e non spingere verso
interventi di medicalizzazione come se fosse quella la strada per
risolvere ogni disturbo".
"Ad ogni modo- osserva la Zaccaria- un'amministrazione
comunale non dovrebbe abbracciare asserzioni che sparano a zero
su interventi e pratiche come le psicoterapie, ritenute
scientificamente valide e adeguate a livello internazionale. C'e'
da aggiungere che la cultura dell'intervento farmacologico
generalizzato sul sintomo psichico non risolve i disturbi e
indebita le amministrazioni con la spesa farmaceutica. Certo-
copnclude- Roma e' una grande metropoli, sempre piu' caotica e
difficile da vivere, ma se ci si vuole occupare della salute
psichica dei suoi cittadini forse sarebbe opportuno istituire un
osservatorio permanente, capace di monitorare i disagi, le ansie,
lo stress degli abitanti della Capitale".
(Wel/ Dire)