(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 8 mar. - Arriva un deciso no da
parte della Cassazione ai ricoveri brevi per motivi economici. Si
tratta della sentenza 8254/11, emessa dalla quarta sezione penale
della Corte di Cassazione, la quale e' andata contro cio' che
prevedono le linee - guida degli ospedali. Queste ultimi
insistono sul fatto che i posti letto dovrebbero essere liberati
il prima possibile. E la salute dei pazienti? Sembrerebbe ovvio
che la tutela della salute dovrebbe avere la prevalenza su ogni
altra cosa. Ma in realta' non sempre viene rispettato questo
principio nell'ambito delle strutture sanitarie. La Cassazione ha
sancito che il medico non puo' essere paragonato ad un qualsiasi
burocrate ed ha delle vere e proprie responsabilita' penali in
questo senso. In sostanza la logica economica non puo' essere
anteposta a quella della salvaguardia della salute. Ma c'e' di
piu': se un paziente muore, dopo essere stato dimesso
dall'ospedale, il medico non puo' non ricevere una condanna per
omicidio colposo, solo perche' si e' attenuto alle linee - guida.
Se nella sanita' sono molti i casi di medicina difensiva, non
si deve perdere di vista il rapporto medico - paziente, che
dovrebbe essere basato sulla fiducia. Le decisioni devono essere
prese pensando alla salute del paziente e alla tutela del malato.
Ci voleva una sentenza per chiarirlo? Eppure e' cosi' e lo e'
stato nel caso specifico di un medico che era stato sollevato da
ogni responsabilita' per la morte di un paziente che aveva
affrontato un infarto e che e' deceduto in seguito alla
dimissione, dopo nove giorni di ricovero ospedaliero. Il medico
manager e' davvero una figura contestata ma indispensabile?
Difficile rispondere a questa domanda. Senza dubbio la sentenza
ha suscitato diverse reazioni anche da parte delle varie
associazioni di categoria dei medici e la questione rimane aperta
e spinosa.
(Wel/ Dire)