BIOTESTAMENTO. CAMERA, IN COMMISSIONE L'ANTEPRIMA DELLO SCONTRO
PD A PDL: NESSUNO SCHIERAMENTO PRO-MORTE, QUESTE LE PREMESSE?
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 3 mar. - Durante il voto in
commissione Affari sociali alla Camera sul testamento biologico,
si e' avuto due giorni fa un assaggio dello 'scontro' che si
potra' verificare in aula quando il testo approdera' la prossima
settimana. Il clima si surriscalda subito, prima ancora che si
proceda alle modifiche suggerite dal relatore Domenico Di
Virgilio (Pdl), quando la radicale Maria Antonietta Coscioni
accusa alcuni componenti, in particolare Santolini dell'Udc, di
essere "abusivi" non avendo formalizzato la loro sostituzione al
posto di un collega 'titolare'. Provato che la centrista Luisa
Capitanio Santolini sostituisce a tutti gli effetti il collega
Rocco Buttiglione, cominciano le dichiarazioni di voto. Anche se
sulla questione 'sostituzioni' (in tutto 11: 6 Pdl, 1 Lega il
resto Udc e Pd), il capogruppo Pdl in commissione, Lucio Barani
intravede un'impasse soprattutto per i democratici: "Le nostre-
dice- erano sostituzioni legate a motivi seri, ad esempio
Giuseppe Palumbo e' fratturato, le loro invece erano sostituzioni
tattiche: per non far emenrgere 'divisioni' non hanno fatto
partecipare i componenti dell'area ex Margherita, ossia i
cattolici)".
Ma lo scontro vero e proprio si e' acceso quando, licenziato
il testo a maggioranza (l'Udc ha votato con Pdl e Lega chiedendo
pero' modifiche in aula: "Ci sono nodi che devono essere
sciolti", dice Binetti; l'Api si e' astenuta auspicando
"correttivi"), interviene il deputato del Pdl, Carmelo Porcu:
"Vorrei fare un appello alla pacatezza- dice- per far si' che una
materia cosi' delicata possa essere affrontata con serenita'. Non
vorrei che in aula si verificasse cio' che sta accadendo nel
Paese con un'attenzione mediatica eccessiva su alcune
personalita' della cultura che ignorano una parte pro-vita che e'
in questo parlamento. Parlare di vita e di morte non e' facile,
ma ci assumiamo la responsabilita'. La difesa della vita non e'
un fatto strumentale, il valore della vita deve essere preminente
rispetto a tutto il resto".
A queste parole scatta la deputa del Pd, Margherita Miotto:
"Il collega Porcu, con tono apparentemente civile, ha detto una
cosa gravissima, ha detto che in questo parlamento c'e' uno
schieramento pro-vita che va rispettato e questo presuppone che
c'e' un altro schieramento contrario alla vita. Se si parla cosi'
e' chiaro che non ci sara' solo la zuffa in aula, ma uno scontro
violentissimo". Miotto aggiunge che se la maggioranza "assume un
atteggiamento aperto alla disponibilita' e al dialogo si puo'
cercare di correggere il testo, altrimenti diventera' solo una
bandiera da sventolare che niente ha a che vedere con i diritti
alla salute della persona".
(Mar/ Dire)
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