(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 3 mar. - Sono oltre 27mila le
donne tossicodipendenti in Italia, 23mila delle quali (l'86%)
ogni anno accedono ai servizi pubblici richiedendo un trattamento
per dipendenza da sostanze stupefacenti. Il primo accesso avviene
dopo circa 6-8 anni dall'inizio della dipendenza. Le donne
accettano piu' degli uomini il trattamento e vi restano per un
tempo piu' lungo. Sono questi i dati emersi dalla prima giornata
di lavori della conferenza dedicata al progetto Dad.Net (Donne,
alcol e droghe), apertasi ieri presso la Fao, alla presenza del
senatore Carlo Giovanardi, sottosegretario di Stato per la
Famiglia, la Droga e il Servizio Civile della Presidenza del
Consiglio dei Ministri.
"La droga- ha osservato Giovanardi nel suo indirizzo di
saluto- e' una bestia vorace che divora il mondo e che miete
vittime soprattutto tra i giovani e le donne. Grazie a Dad.Net
sara' possibile realizzare interventi di prevenzione e
trattamento mirati proprio al genere femminile".
Nel suo intervento, Elisabetta Simeoni, promotrice del
progetto e direttore tecnico-scientifico del Dipartimento
politiche antidroga, ha messo in evidenza la "fragilita' delle
donne che infatti cadono nella dipendenza con piu' rapidita' e
facilita' rispetto agli uomini. Attraverso Dad.Net- dice-
vogliamo combattere questo senso di effimera forza che le droghe
producono e restituire cosi' alle donne dignita' e vitalita'".
I lavori sono stati introdotti da Kristiina Kangaspunta,
incaricato d'affari dell'Unicri, la quale ha sottolineato
l'importanza di questo appuntamento che rappresenta la
prosecuzione ideale di un cammino in favore dell'inserimento
sociale delle donne iniziato nel 1995 con la conferenza di
Pechino.
La vicepresidente del Parlamento europeo, Roberta Angelilli,
ha posto l'accento sul "valore del progetto Dad.Net come
iniziativa pensata dalle donne per le donne, con una particolare
attenzione alle madri con problemi di tossicodipendenza-
specifica Angelilli- che il progetto intende seguire fin dal
momento del concepimento".
Il capo del Dpa, Giovanni Serpelloni, ha sottolineato il
"consistente investimento che e' stato dedicato a Dad.Net, un
progetto ispirato alla logica "gender oriented" inserita
nell'ultimo piano d'azione nazionale recentemente approvato dal
Consiglio dei ministri. Con questo progetto- afferma Serpelloni-
saranno realizzate delle linee guida nel campo della prevenzione
e del trattamento al femminile che potranno essere utilizzate da
tutti gli operatori coinvolti a vari livelli nell'assistenza
delle donne a rischio o con una dipendenza".
La conferenza proseguira' anche oggi, con tavoli di lavori
dedicati alle tematiche femminili sui quali si confronteranno
esperti nazionali e internazionali. I lavori si concluderanno il
prossimo 4 marzo.
(Wel/ Dire)