SANITÀ. SAN CAMILLO-FORLANINI, APRE REPARTO STATI VEGETATIVI
AVRÀ 30 POSTI LETTO, SERVIZI PER I FAMILIARI
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 3 mar. - La nuova Unita' di
cure residenziali intensive (Ucri) del San Camillo-Forlanini,
inaugurata ieri dal presidente della Regione Lazio, Renata
Polverini, e dal ministro della Salute, Ferruccio Fazio, e' la
prima struttura nel suo genere in Italia interamente realizzata
in una struttura sanitaria pubblica, inserita in un ospedale sede
di Dea di II livello.
Il nuovo reparto dedicato ai pazienti in stato vegetativo e
minima coscienza, accanto alla riabilitazione e all'assistenza,
garantisce anche Tac 24 ore, risonanza magnetica nucleare con
consulenza specialistica al bisogno, consulenza chirurgica h24,
trattamenti dialitici con possibilita' attivita' trasfusionali,
consulenza anestesiologica con esperienza in pazienti
tracheostomizzati e con gravi patologie neurologiche.
L'Ucri conta ad oggi 10 posti letto che a regime saranno 30 e
ospita gia' i primi 8 pazienti. Solo nel 2010 nel Lazio sono
state 34 le diagnosi di stato vegetativo persistente. Nel 2010
sono stati 86 i pazienti dimessi da reparto di riabilitazione con
diagnosi 'post-comatoso con esiti acuti'. Ogni stanza e' dotata
di telecamere a circuito chiuso controllate a distanza da una
consolle centrale, questo sistema consente il monitoraggio h24
dei pazienti che non sono in grado di suonare campanelli in caso
d'emergenza. Ogni posto letto e' dotato di televisore Lcd con
dispositivi multimediali, strumenti attraverso cui i pazienti
possono anche effettuare 'videoterapia', con proiezione di
filmati ed immagini che rievocano momenti ed emozioni importanti
della loro vita prima del coma.
Massima cura e' stata posta negli arredi e nei dettagli per
garantire elevati standard qualitativi e igienici. I bagni ad
esempio sono dotati di fotocellule.áAll'interno della Ucri e'
presente anche una palestra per la riabilitazione neuromotoria e
sono stati allestiti spazi dedicati ai familiari dei pazienti,
cosi' da consentire loro di assistere i loro congiunti sia di
notte che di giorno: un sala notte, una cucina e un soggiorno.
(Mel/ Dire)
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