LA CONFERMA ARRIVA DA UNO STUDIO WORLD CANCER RESEARCH FUND
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 30 mag. - La conferma arriva
direttamente dal World Cancer Research Fund (WCRF) che, in
collaborazione con l'American Institute for Cancer Research
(AICR), sostiene che ingerire 100 grammi di carne rossa in piu'
al giorno puo' aumentare addirittura del 17% il rischio di
sviluppare il tumore all'intestino. Lo studio, il piu' grande mai
condotto sull'argomento, e' denominato CUP, Continuous Update
Project, e conferma i maggiori rischi per l'intestino legati ad
un consumo eccessivo di carne rossa e lavorata, avvalorando la
tesi secondo cui sarebbe preferibile una dieta a base di fibre
che, al contrario, fornirebbe una buona protezione contro il
cancro.
I prodotti piu' pericolosi per l'organismo dell'uomo sarebbero
insaccati, salsicce e wurstel, quelli per cui sono necessari
maggiori procedimenti per la conservazione. Insomma, additivi,
salatura e conservanti non sono amici del nostro intestino. E se
sapevamo che non lo erano per la linea, oggi abbiamo un motivo in
piu' per convincerci a non esagerare.
La conservazione delle carni rosse necessita di diversi
procedimenti che vanno ad incidere sull'apporto nutritivo della
carne stessa. Affumicatura, salatura, aggiunta di conservanti
garantiscono il mantenimento delle carni a lungo termine, ma non
altrettanto la salute del nostro corpo. In particolare, tutto
cio' che e' insaccato e che non prevede un consumo immediato puo'
concorrere a sensibilizzare il nostro organismo all'insorgenza
del tumore. Alan Jackson, coordinatore del team di ricercatori
della University of Southampton, nel Regno Unito, commenta i
risultati della ricerca sottolineando che "la carne rossa e gli
alimenti trasformati a base di carne aumentano il rischio di
cancro all'intestino. Per questo tutti coloro che vogliono
ridurre il rischio di contrarre la patologia dovrebbero prendere
in considerazione l'ipotesi di ridurne le quantita'".
(Wel/ Dire)