(DIRE - Notiziario Sanita') ROMA, 30 mag - 'Direzione... abbiamo
un problema'. E al XXX congresso nazionale dell'Associazione
chirurghi ospedalieri italiani (Acoi), hanno cercato di trovare
una soluzione, con una sessione all'interno della quale
magistrati, giuristi, direttori di azienda e chirurghi, hanno
risposto su casi specifici, con il televoto, su molte delle
situazioni che piu' di frequente possono proporsi in ospedale:
rifiuto delle cure per motivi religiosi, acquisizione di consenso
in paziente minore e/o incapace di intendere o di volere,
carenze strutturali e scelta di intervento e molto altro. Dalla
sessione e' emerso che spesso le decisioni sono talmente
difficili, anche per i possibili risvolti legali, che mettono a
dura prova non solo i medici. "A volte- spiega Rodolfo Vincenti,
presidente Acoi- le problematiche sono tali che e' difficile
risolverle anche giurisprudenzialmente. Ma i chirurghi hanno
bisogno di un supporto legale che sia presente dentro le
strutture ospedaliere, che diventa indispensabile in situazioni
contestate e contestabili. Lo stato di necessita', ad esempio,
deve essere correlato al fattore tempo".
(Wel/ Dire)