(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 30 mag. - Tribunali ancora
divisi sui valori per il risarcimento del danno alla salute. E
ora la forbice delle cifre liquidate tende addirittura ad
allargarsi anche per effetto della ½personalizzazione» della
liquidazione. Una diretta conseguenza delle indicazioni arrivate
dalle Sezioni unite della Cassazione. Le sentenze del novembre
2008 hanno invitato i giudici a considerare complessivamente le
sofferenze sia fisiche che psichiche subite dalle vittime in
seguito ad incidenti. Il risultato e' che, ad esempio, a Roma si
arriva a risarcire fino a un terzo in piu' rispetto a Milano per
un'invalidita' grave.
Manca ancora una tabella unica nazionale per il risarcimento
delle lesioni ½macropermanenti» (quelle che comportano
un'invalidita' superiore al 9 per cento), cosi' come prevede il
Codice delle assicurazioni varato nel 2005.
Intanto aumenta il numero di uffici giudiziari che fanno
riferimento alle tabelle applicate a Milano: sono passati da 44
nel 2009 a 99 nel biennio 2009-2010. Mentre i criteri definiti
nella Capitale sono utilizzati presso altri cinque Tribunali.
(Wel/ Dire)