I CONSIGLI DELLA SIPPS PER LE INFEZIONI CHE COLPISCONO I BAMBINI
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 26 mag. - Il bambino si ammala
spesso nel periodo dell'inizio della scuola d'infanzia o nei
primi mesi di frequenza al nido? Non e' poi cosi' negativo,
almeno secondo i pediatri della Societa' italiana di pediatria
preventiva e sociale (Sipps). "Il piccolo bambino- spiegano- deve
costruirsi pian piano un corredo anticorpale che nel tempo lo
difenda poi dalle infezioni".
Le infezioni che colpiscono i bambini creano una risposta
immunitaria persistente e duratura, per cui, dopo queste fasi
della vita in cui si ammalano spesso, in seguito i bambini
risultano immuni e possono affrontare indenni le stagioni a
rischio (autunno-inverno-primavera), frequentando senza problemi
la scuola dell'obbligo.
"I genitori devono farsi una ragione del perche' i bambini si
ammalano cosi' frequentemente nei primi tempi di frequenza in una
collettivita' infantile: l'immunita' che i bambini acquisiscono
li proteggera' dalle malattie nelle epoche successive- dichiara
il presidente nazionale della Societa' italiana di pediatria
preventiva e sociale, Giuseppe Di Mauro- E' come se l'organismo
dovesse pagare un pegno all'inizio per poi costruirsi un corredo
immunitario importante e necessario per il futuro. I pediatri
queste cose le conoscono e non si stancano di dirle ai genitori
dei loro assistiti, ma serve ribadirle piu' volte, anche
attraverso i media e la stampa, per far si' che la consapevolezza
aumenti e risulti piu' accettata da tutti".
Correlato al tema delle malattie in comunita' infantile,
esiste poi il discorso della cura di queste forme morbose, che
per almeno l'80% sono di origine virale e quindi non necessitano
di cure antibiotiche specifiche. La Sipps ribadisce l'importanza
di evitare la corsa ai farmaci come sistema di difesa del
bambino. "Se e' vero che le malattie infantili guariscono da
sole, senza particolari cure, e' nostro compito tranquillizzare i
genitori nel non pretendere medicine per guarigioni veloci e
immediate dei loro figli. Un comportamento di attesa,
responsabile, legato ai consigli che inevitabilmente il pediatra
dara' loro, mette al riparo da un eccessivo ricorso ai farmaci,
ma anche da mantenere l'attenzione giusta ai problemi di salute
del bambino- precisa Leo Venturelli, pediatra e componente del
direttivo Sipps- In questo modo si ribadisce l'importanza di
lasciare all'organismo del bambino e alla natura la risposta
migliore alla malattia, garantendo una alimentazione giusta,
ricca in frutta e verdura, uno stile di vita attivo,
prevalentemente all'aria aperta e non in ambienti chiusi anche al
bambino convalescente, con l'obbligo di evitare la riammissione
rapida in collettivita' dei nostri figli. Per questo servirebbe
anche una tutela maggiore della famiglia, in particolare della
madre, nell'ambito della previdenza sociale". Secondo la Sipps,
dunque, "i nostri bambini devono essere certamente curati, ma
solo quando serve veramente, devono poi aver diritto a maggiori
attenzioni da parte delle istituzioni sociali, che garantiscano
loro spazi e tempi idonei ad una vita in salute", conclude
Giuseppe Di Mauro, presidente della Sipps.
(Wel/ Dire)