MA SOLO 7% DI LORO CE L'HA FATTA E NON TOCCA SIGARETTA DA 6 MESI
(DIRE - Notiziario Sanita') Bologna, 26 mag. - In Emilia-Romagna
fuma il 30% degli adulti, ma negli ultimi 12 mesi ha provato a
smettere il 39%. Di questi, solo il 7% ce l'ha fatta e non tocca
una sigaretta da oltre sei mesi. E' quanto emerge dai dati
2007-2010 del sistema di sorveglianza "Passi" (Progressi delle
aziende sanitarie per la salute in Italia). Nel periodo
considerato, dunque, il 30% degli emiliano-romagnoli tra i 18 e i
69 anni fuma sigarette (il 29% nel 2010): una stima che
corrisponde a circa 836.000 persone. Il 22% e' invece ex fumatore
e il 48% non ha mai fumato.
L'abitudine al fumo e' piu' diffusa negli uomini rispetto alle
donne (rispettivamente 34% e 26%), nella fascia tra 18 e 34 anni
(35%), nelle persone con una scolarita' media-inferiore (36%) e
in quelle con molte difficolta' economiche riferite (43%). Il
numero di sigarette in media al giorno e' pari a 13. Tra chi ha
il 'vizio', l'8% e' un forte fumatore (piu' di un pacchetto di
sigarette al giorno), mentre il 2% si limita ad una sigaretta al
giorno.
Grazie ai dati raccolti nel tempo dal sistema Passi, si scopre
che in Emilia-Romagna l'abitudine al fumo e' in diminuzione nel
periodo 2007-2010, e questo e' anche una "conferma dell'efficacia
dei programmi di contrasto al tabagismo", come si legge in una
scheda redatta dalla Regione Emilia-Romagna e diffusa oggi
dall'Ausl di Parma in vista della giornata mondiale senza fumo,
in programma il 31 maggio. Il calo e' consistente fino al 2009,
pero' sembra rallentare nel 2010. In particolare, la riduzione
interessa le fasce 18-34 e 35-49 anni, mentre l'abitudine al fumo
rimane stabile nei 50-69enni; la mancata diminuzione in questa
fascia d'eta' e' legata soprattutto alla componente femminile,
che mostra minor tendenza a smettere.
Comunque, sono in tanti a cercare di dire addio alle "bionde",
anche se la maggior parte dei tentativi fallisce. Se infatti il
39% dei fumatori ha dichiarato di aver provato a smettere negli
ultimi 12 mesi, soltanto il 7% di loro ce la fa e puo' essere
quindi considerato un ex fumatore (ha smesso da piu' di sei
mesi). Ma la maggior parte dei tentativi, pari all'83%, finisce-
e' il caso di dirlo- in fumo, mentre il restante 10% e' vicino
all'obiettivo (ha smesso da meno di sei mesi e va considerato
ancora fumatore per la definizione Oms).
Quasi la totalita' di chi ha smesso di fumare l'ha fatto da
solo; bassa e' la percentuale di chi ha fatto ricorso a farmaci e
cerotti (1%) e di chi si e' rivolto a corsi organizzati dalle
Aziende sanitarie (1%). Tra l'altro, a meno di una persona su due
(42%) e' stato chiesto da un medico o un operatore sanitario se
fuma e al 58% di chi ha detto si' e' stato consigliato di
smettere.
Per quanto riguarda il divieto di fumo, il 92% degli
intervistati ha riferito di aver constatato un buon rispetto
della legge nei luoghi pubblici (sempre 72%, quasi sempre 20%).
La percentuale scende all'88% per quanto riguarda i luoghi di
lavoro (divieto rispettato sempre per il 73%, quasi sempre 15%).
E in casa propria? In Emilia-Romagna poco piu' di un intervistato
su quattro (27%) dichiara che nella propria abitazione e'
permesso fumare (nel 21% limitatamente ad alcune stanze o
situazioni, nel 6% ovunque).
L'astensione dal fumo in ambiente domestico, sottolinea la
Regione, assume un'importanza maggiore nelle abitazioni in cui
vivono bambini: si rinuncia ad accendere la sigaretta di piu'
nelle case in cui vive un minore di 14 anni rispetto a quelle
senza ragazzi (82% verso 69%); tuttavia, in un quinto delle case
in cui vive un minore di 14 anni il fumo non e' ancora stato
completamente bandito dall'ambiente domestico.
(Com/Roc/ Dire)