MEDICI A 'LEZIONE' DAI PILOTI. PROGETTO AL CONGRESSO ACOI
(DIRE) Colli del Tronto (Ap), 26 mag. - La sala operatoria
diventa una cabina di pilotaggio. I medici sono i professionisti
che 'guidano' l'intervento, i 'piloti' del team, mentre gli
infermieri che assistono i medici durante l'intervento, sono i
'meccanici' del team. E' il senso del progetto innovativo
dell'istituto neurologico 'Carlo Besta' di Milano, 'In- Patient
safety on board', presentato al XXX congresso dell'Associazione
chirurghi ospedalieri italiani (Acoi), in corso a Colli del
Tronto.
Tutto il dipartimento di neurochirurgia del Besta ha seguito
le 'lezione' di piloti dell'aviazione civile per fare della
safety culture, cultura della sicurezza, il dogma della loro
professionalita' in sala operatoria e con l'idea di esportare in
campo sanitario la metodologia dell'aviazione, per ridurre il
rischio. Trasferendo i contenuti di questa metodologia, infatti,
si ritiene di poter ottenere risultati analoghi a quelli
ottenuti dall'aviazione per la sicurezza in volo.
Il Besta, dunque, sceglie un approccio innovativo intervenendo
sulla cultura, sugli strumenti, sui modelli organizzativi e sui
processi. Qualcosa oltre la check-list gia' in uso in molte
strutture ospedaliere.
"Le analogie tra cabina di pilotaggio e camera operatoria,
complessita', interdipendenza, tecnologia, potenziale lesivo-
spiega Francesca Grechi, autrice del progetto- ha spinto nel 2009
la nascita di questo studio pilota. L'analisi degli eventi
avversi in sanita', come in aeronautica, dimostra che i fattori
umani, quali difficolta' a lavorare in team, deficit di
comunicazione, sono le principali cause degli eventi avversi
evitabili, rispetto alla mancanza di conoscenze tecniche".
Il progetto e' stato reso possibile grazie alla direzione
generale del Carlo Besta, guidata da Giuseppe De Leo, e alla
collaborazione di Avion lab (l'astronauta Maurizio Cheli, il
comandante Alitalia Alfonso Piro, il responsabile safety di
Luftansa, Giancarlo Buono).
(Fmu/ Dire)