(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 23 mag. - Lo rivela una ricerca
dello psicologo britannico Glenn Wilson, docente del Gresham
college di Londra, che ha messo a punto il cosiddetto Quoziente
di compatibilita (Qc) per misurare lo stato di salute di un
rapporto, conducendo un'indagine su un campione di oltre 2.000
persone Gli individui oggetto dello studio hanno risposto ad un
questionario che spazia su un'ampia gamma di caratteristiche
fisiche e psicologiche, come, ad esempio, aspetto fisico,
preferenze musicali, opinioni politiche, personalita',
atteggiamenti e stili di vita. Dall'analisi delle risposte e'
risultato che le coppie stabili e consolidate hanno fatto
registrare livelli piu' elevati di Qc, manifestando risposte
compatibili in termini di gusti e scelte di vita. "Ci sono
similitudini che aiutano a vivere in coppia - spiega Antonio Lo
Iacono, presidente della Societa' italiana di psicologia - , ma
anche differenze banali che creano un muro. C'e' chi non sopporta
il marito che russa a letto o l'idea di vedere lavorare la
moglie. Per resistere nel tempo sono importanti i valori, ma
anche il piacere di fare le stesse cose. Il desiderio di fare un
viaggio insieme, ad esempio, puo' essere un impulso importante.
Questo anche per quelle persone che nel quotidiano non hanno
tempo da dedicare al partner". "Marito e moglie possono vivere in
simbiosi. Nulla deve uscire dal controllo dei coniugi. Ne ho
conosciute molte di coppie cosi' che alla fine si sono separate -
aggiunge Lo Iacono - . Lo fanno perche' non c'e' piu' 'la giusta
distanza'. Penso che il segreto di un rapporto equilibrato sia
quello di diventare complementari".
(Wel/ Dire)