(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 23 mag. - Si e' tenuta il 20
maggio la Conferenza Stampa organizzata dalla FNOMCeO, la
Federazione Nazionale Ordini Medici Chirurghi e Odontoiatri, sul
tema 'Salute e Migranti'. Nell'ambito dell'incontro e' stato
presentato anche il convegno 'Salute e Migranti. Un approccio
all'integrazione e alla cooperazione sanitaria', che si terra' a
Taormina, in provincia di Messina, il 17 e 18 giugno.
"Noi medici vogliamo solo difendere il diritto alla Salute:
quella dei migranti, e quella delle popolazioni ospiti - ha detto
il presidente della FNOMCeO, Amedeo Bianco - Per noi il
Mediterraneo e' la grande autostrada che fa incontrare i popoli.
Adesso che e' esploso il problema degli sbarchi,
dell'immigrazione come fenomeno globale, noi pensiamo che ci
troviamo di fronte a migranti che diventano immigrati visibili,
ma anche invisibili, ma non chiamiamoli clandestini. Rispetto a
tutti, vale l'articolo 32 della nostra Costituzione, che parla di
individui e non di cittadini, affermando il principio che il
diritto alla salute e' universale". In Italia ci sono 5 milioni
di migranti, senza contare quelli senza permesso di soggiorno. La
maggior parte arriva sana e si ammala qui, in particolare per
traumi, malattie dell'apparato digerente e complicanze in
gravidanza. La situazione contingente, spiega il presidente
dell'OMCeO di Messina, Giacomo Caudo, e' "un'occasione per
affrontare, in modo programmatico e progettuale, il tema "salute
del migrante" in un contesto di interesse per la sanita' pubblica
dei paesi di accoglienza, per assicurare al meglio il
raggiungimento di standard di cura equi per tutti".
(Wel/ Dire)