"ANCHE PER LORO IL DISTACCO E' DIFFICILE E VA PREPARATO CON CURA"
(DIRE - Notiziario Sanita') Milano, 19 mag. - L'uscita dalla
famiglia d'origine e' il momento piu' delicato per una persona
con disabilita'. "Anche per i genitori il distacco e' molto
difficile e va preparato con cura. Non e' un passo facile da
fare", dice Silvia Borghi, responsabile dell'area disabilita'
della Caritas ambrosiana, per introdurre uno dei temi al centro
di "Abito dunque sono", convegno promosso dalla Caritas in
programma oggi a Milano. "Il tema al centro del convegno e' la
residenzialita' e il diritto che hanno tutte le persone, comprese
quelle con disabilita', di costruirsi una propria vita autonoma
al di fuori della famiglia d'origine -prosegue Borghi-. Detto
questo, ogni persona ha bisogno di trovare una struttura adatta a
se', ai propri gusti ed esigenze e va posta particolare
attenzione anche per la convivenza con persone diverse". Un'altra
questione che verra' affrontata e' la tempistica dell'ingresso in
comunita': "Di norma le famiglie ricorrono alla residenzialita'
quando non ce la fanno piu' a tenere i figli in casa e le loro
condizioni di salute sono preoccupanti -prosegue Borghi-. Negli
ultimi anni, invece, si e' iniziato a parlare del 'dopo di
noi-durante noi', in base al quale si fanno iniziare prima i
percorsi di preparazione all'ingresso in una struttura. Alcuni
genitori iniziano a capire che e' meglio accompagnare il figlio
in una struttura quando ancora hanno le forze per farlo". Non
solo: il tema della residenzialita' sara' sempre piu' centrale
nei prossimi anni, anche perche' le persone con disabilita'
invecchiano e vivono sempre piu' a lungo.
(Wel/ Dire)