PRESCRITTO IN 40 PAESI, AIUTA NEL MANTENIMENTO DELL'ASTINENZA.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 19 mag. - L'alcolismo e' una
malattia cronica recidivante che solo nel nostro Paese riguarda
circa 1 milione e mezzo di persone. L'Organizzazione mondiale
della sanita' (Oms) stima che, nel mondo, l'alcol provochi
complessivamente 2 milioni e mezzo di morti ogni anno, il 4% di
tutti i decessi. In Italia sono almeno 30.000 l'anno i decessi
per cause alcol-correlate e l'alcol rappresenta la prima causa di
morte tra i giovani fino all'eta' di 24 anni. Nel nostro Paese le
spese totali e sociali dovute all'abuso di alcol (mortalita' e
morbilita', perdita di produttivita', assenteismo,
disoccupazione, costi sanitari, etc.) rappresentano mediamente il
3,5% del Prodotto interno lordo, pari ad un valore di circa 53
miliardi di euro l'anno se rapportato al Pil 2010. In Europa i
costi sono stati stimati in circa 400 miliardi di euro l'anno.
Per aiutare chi soffre di questa dipendenza, anche in Italia
e' arrivata Campral. Anche i pazienti italiani potranno
usufruire, a carico del Servizio sanitario nazionale, di un
farmaco gia' prescritto in 40 Paesi con un uso clinico
consolidato da piu' di 20 anni. L'acamprosato e' un
neuromodulatore specifico indicato nel mantenimento
dell'astinenza nel paziente alcoldipendente. Riducendo il
craving, ossia il desiderio incoercibile di bere, il farmaco
diminuisce l'incidenza, la severita' e la frequenza delle
ricadute. Se n'e' parlato questa mattina nel corso di una
conferenza stampa che si e' tenuta a Roma presso l'hotel Hassler
e che ha fornito utili spunti per approfondire le conoscenze sui
problemi medici legati all'alcol.
"Nella lotta all'alcolismo questa nuova terapia offre importanti
potenzialita': diminuisce infatti l'incidenza, la severita' e la
frequenza delle ricadute e puo' essere utilizzato anche in caso
vi siano patologie correlate all'uso di alcol- ha dichiarato
Mauro Ceccanti, professore associato cattedra di Metodologia
clinica e Semeiotica medica, responsabile del centro di
riferimento alcologico della Regione Lazio- L'importanza di poter
utilizzare questo farmaco nella pratica clinica discende anche
dallo scarso numero di 'armi' farmacologiche in nostro possesso
fino ad oggi".
Acamprosato, la cui somministrazione deve essere sempre
associata ad un supporto psicosociale o psicoterapeutico, non
procura dipendenza, abuso o astinenza alla sua sospensione; non
potenzia l'effetto dell'alcol se questo viene assunto nel corso
del trattamento; non modifica lo stato psichico dell'individuo e
puo', infine, essere associato a farmaci spesso assunti dai
pazienti alcolisti. L'efficacia del trattamento e' stata valutata
e quantificata con numerosi studi clinici. Di particolare
rilevanza uno studio clinico a lungo termine, controllato con
placebo, in cui 272 pazienti sono stati sottoposti a terapia con
acamprosato per 48 settimane, e seguiti successivamente per altre
48 settimane in cui non assumevano il farmaco. In questo studio,
l'astinenza continua durante le 48 settimane di trattamento era
pari a 131 (mediana) giorni nel gruppo trattato con il farmaco,
mentre era di soli 45 giorni (mediana) nel gruppo trattato con
placebo, con il 44,8% di pazienti che non avevano mai avuto
recidive nel gruppo trattato con Acamprosato, rispetto al 25,3%
nel gruppo trattato con placebo.
(Pic/ Dire)