(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 19 mag. - "Non e' vero che la
qualita' delle sacche si sangue cordonale conservate nelle banche
pubbliche italiane non rispettano gli standard. Negli ultimi
giorni alcuni servizi giornalistici (carta stampata e servizio
pubblico radio-televisivo) hanno di fatto vanificato anni di
lavoro svolto dalle comunita' scientifiche e dalle associazioni
di volontariato". Lo dichiara l'Adisco (Associazione Donatrici
Italiane Sangue Cordone Ombelicale).
"Condividiamo quanto sostenuto da Cnt (Centro Nazionale
Trapianti), Cns (Centro Nazionale Sangue) e Gitmo (Gruppo
Italiano Trapianto Midollo Osseo)- sottolinea l'Adisco- ovvero
che, al momento, l'unico uso appropriato delle cellule staminali
cordonali resta la donazione solidaristica. Pertanto, vogliamo
tranquillizzare tutte le coppie che hanno gia' donato e quelle
che vorranno donare il sangue del cordone ombelicale
sull'importanza del loro gesto per aumentare il numero delle
unita' disponibili, in modo da rispondere alla crescente
richiesta dei pazienti".
"Fino ad oggi- ricorda l'Adisco- sono stati effettuati nel
mondo circa 20mila trapianti utilizzando unita' conservate in
oltre 130 banche tra di loro collegate attraverso una rete
informatica consultabile su scala planetaria. In Italia, a
partire dal 1993, e' stata costituita una rete di diciotto
banche, coordinate dal Centro Nazionale Sangue e dal Centro
Nazionale Trapianti, perfettamente inserite nel network
internazionale".
(Wel/ Dire)