RISCONTRATA SUI RESTI DI UNA PRINCIPESSA DELL'ANTICO EGITTO
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 19 mag. - La convinzione che
l'aterosclerosi e' una patologia che si determina per colpa di
stili di vita da eta' moderna e' errata. Lo prova una ricerca
condotta da Gregory Thomas dell'University of California a
Irvine, denominata studio Horus. La ricerca, condotta su 52
mummie dell'antico Egitto, ha evidenziato chiari segni di
aterosclerosi, grazie a una tomografia computerizzata total body,
nelle coronarie della principessa Ahmose-Meryet-Amon , vissuta a
Tebe tra il 1.580 e il 1.550 aC . I risultati dello studio
vengono illustrati in questi giorni ad Amsterdam, in occasione
dell'International Conference of non-Invasive Cardiovascular
Imaging.
La principessa egizia, identificata a seguito della ricerca
come la prima persona nella storia umana con diagnosi di malattia
coronarica, seguiva una dieta ricca di verdure, frutta, una
limitata quantita' di carne animale, grano e orzo. Non fumava e
non consumava grassi insaturi, inesistenti all'epoca. Nonostante
cio', dai sofisticati esami condotti sul sarcofago, risulta
essere morta a 40 anni con le coronarie ostruite, risultato
simile ad altre 44 delle 52 mummie in esame.
"È chiaro che l'arteriosclerosi esisteva gia' piu' di 3mila
anni fa, non possiamo dare la colpa della malattia alla
civilizzazione moderna", ha dichiarato Adel Allam, professore di
cardiologia all'Universita' Al Azhar. E' chiaro quindi che c'e'
una forte predisposizione genetica del genere umano
all'aterosclerosi, ragion per cui la prevenzione deve cominciare
al piu' presto possibile nella vita di ognuno.
(Wel/ Dire)