GUARDIA MEDICA NON RICONOBBE PATOLOGIA AD ANZIANO 77ENNE
(DIRE - Notiziario Sanita') Bologna, 16 mag. - Il 77enne che
ando' a visitare nella sua casa di Pianoro casa aveva un grave
infarto in atto, ma lui si limito' a fargli un'iniezione di
antidolorifico e a prescrivergli farmaci per la gastrite. Per
questo una guardia medica dell'Ausl di Bologna, M.B., e' sotto
indagine da parte della Procura di Bologna: i fatti risalgono al
19 settembre scorso e il sanitario e' stato iscritto nel registro
degli indagati alla luce della denuncia dell'anziano, che dopo
essere stato operato, fece denuncia. Il 77enne, pero', nel
frattempo e' morto (a febbraio) e quindi l'accusa nei confronti
della guardia medica (tra l'altro arrivata dopo quasi cinque ore
dalla chiamata dei parenti che chiedevano il suo intervento) e'
destinata a diventare quella di omicidio colposo.
Il 77enne presentava nausea, vomito, dolore addominale e
valori della pressione alterati. M.B. diede una diagnosi di
"gastrite cronica" e si limito' a dargli dei farmaci. Nella
perizia medica che il pm Antonello Gustapane, titolare del
fascicolo, ha affidato al medico legale Giulio Dell'Isola, il
consulente riconosce che il sanitario, di fronte ai sintomi del
caso, "avrebbe potuto, e quindi dovuto, sospettare la presenza di
una patologia cardiaca acuta e inviare, con atteggiamento
prudenziale, l'ammalato ad un pronto soccorso ospedaliero, non
limitarsi alla somministrazione di semplici sintomatici". Il
perito, che ha consegnato il suo lavoro a inizio gennaio (dunque
prima che l'anziano morisse), riconosce anche che a portare un
'maggior danno' al 77enne sono state anche altre concause, oltre
ai profili di imperizia e negligenza del sanitario. Ovvero: il
ritardo da parte dei familiari nel chiamare i soccorsi; il
ritardo nell'intervento (le cinque ore) e anche l'esitazione dei
familiari, l'indomani, a chiamare i 118 che poi accompagno'
l'anziano all'ospedale.
(Wel/ Dire)