IL DATO PRESENTATO AL PRIMO FORUM SULLE NUOVE DROGHE DI LISBONA.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 16 mag. - "Ben 106 segnalazioni
di nuove sostanze o eventi di tossicita' nel 2010 sul territorio
italano, il 73,8% in piu' del 2009". È il dato presentato a
Lisbona al Primo Forum sulle nuove droghe nel quale il
Dipartimento politiche antidroga ha presentato i risultati del
lavoro svolto dal Sistema nazionale di allerta precoce, che ha il
compito di monitorare e individuare i fenomeni legati alla
comparsa di nuove droghe e nuove modalita' di consumo, attivando
delle azioni di risposta per prevenire potenziali rischi per la
salute pubblica. "L'Italia - spiega in un comunicato il
Dipartimento politiche antidroga - proprio sul Sistema di allerta
si e' rivelata all'avanguardia sia sui metodi operativi, che
vedono un forte coinvolgimento dei pronto soccorsi sia sui
risultati raggiunti in poco piu' di due anni dall'attivazione
dello stesso".
Il monitoraggio della rete Internet, la rilevazione delle
intossicazioni da nuove sostanze e i controlli negli smart shop,
ha portato numeri ben piu' alti rispetto al 2009. Oltre alle 106
segnalazioni, ci sono stati 9 allerta nazionali "con un tempo
medio di attivazione paria a 4 giorni tra l'arrivo della
segnalazione e l'invio dell'allerta", spiega il Dipartimento.
Sono stati registrati anche 19 casi di intossicazione acuta
legati all'assunzione di cannabinoidi sintetici. Mentre 85 sono
stati i controlli negli smart shop di tutta Italia con 21 azioni
di sequestro di materiale illegale. "Le attivita' di monitoraggio
della rete Internet e degli smart shop - spiega il Dpa - ha
consentito di individuare numerose nuove molecole diffuse anche
sul territorio italiano e di attivare una procedura piu' rapida
rispetto al passato di inserimento di queste molecole nella
tabella delle sostanze stupefacenti, grazie alla collaborazione
con il ministero della Salute e il Consiglio superiore di
sanita'".
"I dati presentati dall'Emcdda - spiega Giovanni Serpelloni capo
del Dpa - parlano di 41 nuove sostanze psicoattive ufficialmente
segnalate nel 2010, un'enormita' rispetto alle 24 del 2009 e alle
13 del 2008. Dati che confermano il trend attuale che vede sempre
piu' la capacita' del mercato illegale di aggirare la
legislazione corrente con nuove molecole non incluse nelle
tabelle e la necessita' dei Paesi di intervenire cercando di
identificare formule legislative adeguate al fine di includere
un'ampia gamma di diverse strutture chimiche, appare un'esigenza
comune a molti. L'Italia al pari di altri Paesi, sta lavorando
proprio su questo fronte, e nel frattempo ha comunque attivato
una procedura con il Ministero della salute che consente di
velocizzare l'inserimento nelle tabelle di nuove molecole
stupefacenti".
(Wel/ Dire)