(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 12 mag. - La pressione
culturale sulla magrezza, vissuta come ideale dell''Io', e
sull'apparenza fisica, intesa come pilastro del valore personale,
causano un contrasto tra la forma ideale e il nutrirsi,
soprattutto nelle giovani donne. La conseguenza e' un
comportamento distorto nei confronti del cibo, i Disturbi del
comportamento alimentare (Dca), meglio noti come bulimia e
anoressia nervosa. Nella bulimia ci si 'abbuffa' di cibo per poi
eliminarlo con lassativi o vomito autoindotto, nell'anoressia si
rifiuta il cibo con, di conseguenza, una forma corporea
caratterizzata da eccessiva magrezza.
In Italia ne sono colpite oltre 300.000 donne in eta' fertile.
Si tratta di un dato molto sottostimato: fino al 50% dei casi,
infatti, il Dca puo' rimanere a lungo ignorato, per l'elevata
incidenza di forme precliniche/borderline e per l'ostinata
rimozione-negazione del disturbo da parte della persona che ne
soffre. In tutte queste situazioni, il corpo e il cibo vengono
usati per esprimere un disagio psicologico, conseguenza di
diversi fattori scatenanti, con importanti complicanze sulla
salute della donna e sulla sfera contraccettiva.
"Si tratta di problematiche serie, sempre piu' diffuse nella
societa', che vanno affrontate con un approccio multidisciplinare
in cui va preso in considerazione, pero', anche l'aspetto
contraccettivo, spesso trascurato - spiega Alessandra Graziottin,
direttore del centro di ginecologia e sessuologia medica
dell'ospedale San Raffaele Resnati di Milano- Tanto i
comportamenti di tipo anoressico quanto quelli di tipo bulimico,
infatti, non solo hanno conseguenze rilevanti sul piano della
salute psicofisica della donna, ma possono compromettere
l'efficacia del contraccettivo orale. Tra i metodi ormonali, il
cerotto contraccettivo, che non richiede di essere assorbito per
via gastrointestinale, risulta un metodo efficace anche in
presenza di Dca".
Il cerotto, infatti, grazie alla somministrazione degli ormoni
attraverso la via transdermica, e quindi con un passaggio diretto
cerotto-pelle-sangue, salta la via gastrointestinale7consentendo
di superare i problemi di scarso assorbimento provocati da vomito
e diarrea.
"Il cerotto contraccettivo- conclude Graziottin- puo' porsi
come la scelta da fare in presenza di disturbi del comportamento
alimentare. Rappresenta una valida protezione sul piano
contraccettivo e un ausilio per la regolarizzazione del ciclo
mestruale, rassicurando la donna ed evitando che il rischio di
gravidanze indesiderate rappresenti un ulteriore fattore
ansiogeno che si va ad aggiungere ai gia' numerosi presenti" .
(Wel/ Dire)