AL RIZZOLI I PRIMI OPERATI AL MONDO, EVITATA LA CHEMIOTERAPIA
(DIRE - Notiziario Sanita') Bologna, 12 mag. - Il Rizzoli opera i
primi 18 pazienti al mondo con la nuova tecnica per la cura delle
metastasi ossee.
Sono 13 donne e cinque uomini, tra i 37 e gli 86 anni, tutti
colpiti da metastasi ossee e curati con l'elettroporazione,
tecnica sviluppata all'Istituto ortopedico di Bologna, in
collaborazione con Igea, l'azienda che produce l'apparecchiatura
necessaria all'intervento e con il contributo della Fondazione
Carisbo. Funziona cosi': alcuni elettrodi introdotti nel tessuto
alterato creano un piccolo campo elettrico che "apre" i pori
della membrana cellulare, permettendo cosi' al farmaco
antitumorale di arrivare direttamente nelle cellule malate e solo
li' agire, con efficacia potenziata. I pazienti non hanno subito
gli effetti indesiderati della chemioterapia e sono tornati a
casa il giorno dopo l'intervento, che e' di mini-invasivo e viene
eseguito in anestesia spinale o generale, in base alla
localizzazione della metastasi e alle condizioni del paziente,
sotto guida Tac per le lesioni molto piccole.
"L'elettroporazione riesce a intervenire anche sulle metastasi
'ribelli', quelle che non rispondono a nessun altro tipo di
terapia causando ai pazienti dolore intenso che neanche gli
oppiacei riescono a lenire", spiega Milena Fini, responsabile del
Laboratorio di studi pre-clinici e chirurgici del Rizzoli che ha
lavorato al progetto anche con il direttore della IV Clinica a
indirizzo oncologico Mario Mercuri, improvvisamente scomparso in
questi giorni.
(Wel/ Dire)