"CON REGIONE SICILIA PER SANITA' A MISURA DI CITTADINO".
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 9 mag. - La Regione Sicilia e
la Federazione italiana medici pediatri (Fimp) hanno presentato
ieri a Catania, nella cornice barocca del Collegio d'Aragona,
l'Accordo regionale in pediatria, una piattaforma professionale e
assistenziale che permette, dopo undici anni dal precedente, di
ripensare numeri, organizzazione e prestazioni della pediatria
siciliana.
Nell'accordo, espresso in 23 articoli e punti qualificanti, si
recepiscono gli elementi dell'Accordo collettivo nazionale del
2009 e si razionalizza, in modo radicalmente nuovo, la pediatria
sul territorio siciliano come assistenza primaria, integrando con
36 nuovi inserimenti il numero dei pediatri di libera scelta,
avviando il 'Progetto Qualita'', potenziando l'associazionismo
professionale, istituendo il 'Libretto sanitario pediatrico' e
sancendo una maggiore qualificazione del 'Progetto salute
infanzia' (di cui faranno parte il bilancio di salute e la scheda
sanitaria pediatrica, pensati per assicurare interventi
preventivi sia durante l'eta' pediatrica, che al momento del
passaggio al medico di famiglia).
"E' un accordo avanzatissimo, che offre garanzia ai pediatri
siciliani e alle famiglie sulla base di scelte politiche ed
economiche trasparenti- ha sottolineato Giuseppe Mele, presidente
nazionale della Fimp, durante la presentazione del documento-
Migliorera' la salute in questa regione, non solo per quel che
riguarda i bambini, ma anche per le loro famiglie e, dal punto di
vista prospettico, per il futuro della Sicilia. Dal punto di
vista sindacale crediamo che la condivisa sottolineatura della
pediatria, come assistenza primaria e del sostegno da offrire
alle sue diverse forme associative, recepisca i piu' avanzati
modelli di pensiero medico e di organizzazione sanitaria. Modelli
che la Fimp ha scelto di andare a confrontare nei prossimi giorni
a Tel Aviv, proponendo la prima conferenza internazionale delle
cure primarie di pediatria".
Nel ribadire il ruolo centrale del pediatra di libera scelta,
l'accordo siciliano si qualifica come espressione matura di una
strategia di prevenzione e di iniziativa, non di difesa. Al suo
interno si aggiungono disponibilita' orarie e rintracciabilita',
puntando ad evitare cosi' l'accesso indiscriminato al pronto
soccorso. Si avviano, inoltre, i 'presidi di pronto intervento
pediatrico' come segnali di maggior presenza medica sul
territorio a conferma di una sempre piu' costante vicinanza ai
piccoli pazienti, ai genitori, ai cittadini. In un ottica di
governo clinico, nell'accordo, che entra in vigore gia' dal 1
luglio 2011, vengono poi definite una serie di prestazioni
diagnostiche e vaccinali aggiuntive ed un piano regionale per la
formazione continua in pediatria.
Il documento, a cui hanno lavorato per oltre 18 mesi gli
uffici regionali e il sindacato dei pediatri, ha visto il
coordinamento tecnico di Giuseppe Noto (Regione Sicilia) e Adolfo
Porto (Fimp), che hanno presentato l'accordo come una
"piattaforma innovativa per la costruzione di un sistema di
salute e sanita' a misura dei bisogni del cittadino".
Parole condivise da Massimo Russo, assessore regionale alla
Salute: "In effetti abbiamo siglato un ottimo accordo con i
pediatri. In tre anni di governo regionale, abbiamo cambiato la
sanita' siciliana, offrendo dopo tanto tempo una visione unitaria
e di sistema, con proposte forti e razionali, supportate da
risorse chiare e trasparenti. Siamo contenti di cio' che
presentiamo oggi ai pediatri e ai cittadini tutti, perche'
vogliamo dimostrare fortemente di essere finalmente una parte
avanzata del sistema Salute-Italia".
(Wel/ Dire)