(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 5 mag. - "Abbattere la
struttura che ospita i locali del Centro Salute Mentale per
prolungare una strada, Via Sandro Pertini. È quanto ha deciso di
fare il Comune di Fiumicino nel suo piano regolatore. È evidente
che si tratta di una scelta scellerata che andrebbe depotenziare
il centro a sfavore dei malati in cura e delle loro famiglie che
grazie all'assistenza fornita trovano risposte adeguate a una
particolare quanto delicata situazione di disagio. Ho presentato
oggi un'interrogazione alla commissaria per la Sanita' del Lazio
e presidente della Giunta regionale, Renata Polverini, allo scopo
di fermare questo scempio. Per far comprendere quanto sia
incredibile quanto sta accadendo, e' opportuno sapere che la
regione Lazio, nella passata legislatura, ha provveduto a
finanziare con un importo di 980mila euro i lavori di
ristrutturazione di cui alcuni edifici del centro di salute
mentale necessitavano. Si tratterrebbe di soldi davvero buttati,
e questo non possiamo permetterlo. È opportuno trovare, anche con
la convocazione di una conferenza di servizi degli enti
coinvolti, soluzioni". Lo ha detto in una nota Enzo Foschi,
consigliere del Pd della Regione Lazio e membro della commissione
Sanita' alla Pisana.
"Mi sto attivando un esposto alla Corte dei Conti- ha riferito
Paolo Calicchio, consigliere del Pd del comune di Fiumicino- per
valutare quelli che, di fatto, si configurano come vere e proprie
responsabilita' nell'ambito di possibili danni erariali. Inoltre,
il comune a suo tempo autorizzo con una Dichiarazione di inizio
attivita' (Dia) i lavori di ristrutturazione che oggi, in maniera
del tutto schizofrenica, si intendono rimuovere. La Asl ha
suggerito, inoltre, in alternativa al progetto originario- ha
riferito il consigliere comunale- una rotatoria all'interno del
centro e l'utilizzo dell'esistente strada che si immette su via
Foce Micina, a pochi metri dall'edificio principale del centro.
Il comune non ha neanche preso in considerazione questo
suggerimento agendo in maniera del tutto arbitraria e senza
confrontarsi con gli altri soggetti".
(Wel/ Dire)