(DIRE - Notiziario Sanita') Bologna, 2 mag. - Da un lato "persone
con gravi problemi di salute", mancanza di assistenza legale da
parte del Comune di Bologna e due permessi di soggiorno
temporaneo negati.
Dall'altro, l'alleggerimento della struttura, per la riduzione di
immigrati presenti. Sono piu' le ombre che le luci nel quadro
disegnato dal consigliere regionale di Sel, Gian Guido Naldi, sul
Cie di via Mattei. Il vendoliano e' entrato questa mattina nella
struttura, a distanza di un paio di mesi dall'ultima visita fatta
a fine febbraio. "La situazione attuale in termini di presenze e'
sicuramente migliorata- ammette Naldi- ora ci sono 51 reclusi, 27
maschi e 24 femmine, perche' molti sono usciti con i permessi di
soggiorno temporanei messi a disposizione dal Governo.
Inspiegabilmente, pero'- denuncia l'esponente di Sel- a due
uomini tunisini che ne avevano il diritto, questo permesso non e'
stato concesso e ora loro, piuttosto che rimanere ancora reclusi
li' dentro, sono arrivati disperatamente alla decisione di
tornare nel loro Paese. Ma pare che anche questo non gli sia
concesso".
Non mancano poi problemi sanitari. "Abbiamo incontrato persone
con gravi problemi di salute- riferisce Naldi- alcune portate nel
Cie subito dopo aver subito delle operazioni chirurgiche e altri
che nel Cie, diversamente da quanto avviene nelle carceri, sono
impossibilitati a proseguire le cure mediche necessarie". Non
sarebbe migliorata nemmeno l'assistenza legale ai migranti.
"Avevo gia' denunciato due mesi fa il mancato rifinanziamento, da
parte del Comune, dello sportello legale che assisteva i
migranti- attacca Naldi- eppure il Comune non si e' ancora mosso
e non si capiscono nemmeno le ragioni di questa scelta. Non si
puo' pensare, in un momento cosi' delicato, di lasciare i
migranti senza assistenza legale- manda a dire il vendoliano-
spero che il Comune si muova quanto prima".
(Wel/ Dire)