IL COMUNE RENDERA' OPERATIVO IL SERVIZIO PER ALTRI 16 MESI
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 2 mag. - E' stata presentata a
Palermo la Rete dei centri socio-educativi per disabili che per
altri 16 mesi con i suoi 8 centri prendera' in carico 110 persone
medio-gravi. Il comune di Palermo rendera' infatti ancora
operativo il servizio finora svolto da queste associazioni, gia'
attive con il precedente piano di zona, nell'ottica della
continuita' educativa e dell'integrazione sociale. La
presentazione della rete dei centri socio-educativi e' avvenuta
questa mattina nella sede comunale di a Villa Niscemi.
Negli 8 centri socio-educativi, gia' attivi da 18 mesi con il
precedente piano di zona, sono prese in carico 110 persone
disabili minori o adulte con una disabilita' grave o medio-grave.
All'interno della rete sono operative le associazioni Afadi
onlus, Cse La Gabbianella, Recupero Cerebrolesi Arc onlus, Cse
Club Garden,Futuro Semplice onlus, Cse La Tartaruga, Apriti Cuore
onlus, Cse Centro Anch'io, Edificando, La Provvidenza, la
Fraternita'.
Le attivita' si svolgono nel territorio del comune di Palermo
nelle sedi degli 8 centri socio-educativi: strutture integrate,
non residenziali, che accolgono quotidianamente persone con
notevole compromissione dell'autonomia e delle funzioni
elementari. L'obiettivo dei centri e' quello di favorire la
crescita evolutiva delle persone accolte, in previsione di una
progressiva e costante socializzazione, con l'intento di
sviluppare, ove possibile, le capacita' residue e di operare per
il massimo mantenimento delle competenze acquisite. In ogni
centro si attivano, infatti, interventi socio-educativi mirati e
personalizzati, tesi a favorire l'integrazione sociale degli
utenti sia nel Cse nel territorio. Il centro sviluppa anche
attivita' di supporto alla vita familiare, con l'obiettivo di
aiutare la famiglia e di permetterle di mantenere al proprio
interno la persona in situazione di disabilita'.
La metodologia di lavoro utilizzata dall'equipe di
coordinamento, si basa su modelli sistemico-relazionali con il
coinvolgimento dei familiari nella realizzazione di progetti
educativi individualizzati redatti per ogni disabile sulla base
di un progetto complessivo del servizio. I centri socio educativi
offriranno attivita' differenziate per ogni singolo centro
ricondotte a quattro differenti aree di intervento: educativi;
terapeutici e riabilitativi; di autonomia personale;
ludico-ricreativi e sportivi, con l'unico obiettivo di superare
il semplice approccio assistenziale della persona disabile e
favorire il suo inserimento in una piu' ampia rete sociale.
Sono previste inoltre numerose attivita' laboratoriali, che
saranno programmate nei centri in relazione ai bisogni delle
persone accolte ed in accordo con le famiglie: psicomotorie,
informazione, drammatizzazione e psicoanimazione, arti creative,
gestione delle attivita' domestiche, cura della Persona e della
casa, autonomia di base, musicoterapia, laboratori artistici,
giardinaggio, attivita' motoria, creativita', cucina, escursioni,
giochi in acqua. Altri laboratori saranno progettati coinvolgendo
i destinatari e le loro famiglie. I Cse saranno aperti per circa
48 settimane l'anno, in media per circa 6-7 ore giornaliere nei
giorni feriali, con attivita' differenziate per centro in base a
specifiche competenze. In sei degli otto centri e' prevista una
attivita' di Sportello Informativo sui temi della disabilita',
per 5 ore settimanali.
(Wel/ Dire)