DAL SOSTEGNO ALLA PERSONE ALLE ATTIVITA' DI CARATTERE AMBIENTALE
(DIRE - Notiziario Sanita') Bologna, 2 mag. - Sono oltre 780 mila
i servizi, tra sostegno alla persona e attivita' di carattere
ambientale e culturale, forniti da Auser nel 2010, percorrendo
quasi 3 milioni di chilometri. Sono 80 i progetti attivati nei 50
comuni del territorio provinciale e 4.125 i soci, di cui oltre
3.000 quelli attivi. Sono questi i dati emersi dalla Conferenza
di organizzazione di Auser Volontariato Bologna che si e' svolta
questa mattina nella Sala Congressi "Madre Teresa di Calcutta" e
durante la quale e' stato presentato il Bilancio di missione 2010
e sono stati definiti azioni e obiettivi dell'organizzazione che,
nell'Anno Europeo del Volontariato festeggia i 20 anni di
attivita'. "Nonostante la crisi e l'allentarsi dei legami sociali
- ha detto Secondo Cavallari, presidente di Auser Bologna - noi
siamo in campo per rispondere ai bisogni dei piu' deboli,
mobilitando 'capitale sociale' e valorizzando il ruolo
dell'anziano come soggetto attivo in favore della comunita'". I
volontari di Auser operano sul campo, in tutto il territorio, da
Bologna ai piccoli comuni di montagna. "Raccolgono tra i piu'
poveri i bisogni, i diritti negati e danno loro voce - continua
Cavallari - Si attivano per dare loro sostegno e risposte alla
domanda espressa e inespressa".
Consolidare il modello e rafforzare contributo e ruolo di
rappresentanza politica all'interno del sistema di partecipazione
e governance. È l'obiettivo di Auser per il prossimo biennio. "Il
welfare va mantenuto nella sera delle responsabilita' pubbliche
perche' sussidiarieta' non significa demandare al volontariato
cio' che deve fare il pubblico - prosegue Cavallari - È il
pubblico che deve individuare e allocare le risorse, definire le
priorita', gli obiettivi e le strategie, ma all'interno di questo
modello e' fondamentale valorizzare il ruolo e l'impegno del
volontariato e del Terzo settore, la loro capacita' di ascoltare
i cittadini per rispondere ai bisogni dei piu' deboli e di una
societa' in continuo cambiamento".
Affermare il ruolo di Auser all'interno delle piattaforme
sociali e territoriali. Lo dice Antonella Raspadori che afferma:
"Auser e' importante e insostituibile, perche' chi sceglie il
volontariato lo fa perche' ha qualcosa dentro, qualcosa da dare
agli altri, ma e' anche una realta' in grado di portare proposte,
grazie alla sua conoscenza del territorio, al fatto di vivere da
vicino le situazioni dei piu' deboli". Importante, in questa
direzione, e' la collaborazione con Cgil e Spi da cui nasce la
scelta di dividere (per la prima volta) il Bilancio di missione
per distretti socio-sanitari, per rendere piu' diretto il filo
con i luoghi della programmazione socio-sanitaria e creare un
maggior spazio di scambio con i territori. "Ci prendiamo
l'impegno di costruire una relazione con Auser nella creazione di
una piattaforma con le parti istituzionali - ha affermato Bruno
Pizzica, segretario dello Spi-Cgil - È necessario recuperare lo
spirito originario dei Piani di zona per la salute e il
benessere, uno spirito di progettazione collettiva, che chiami in
campo tutti i soggetti, a partire da quelle realta' del Terzo
settore e del volontariato in grado di dar voce ai piu' deboli e
mobilitare risorse proprie dei cittadini, delle famiglie e della
societa' civile".
(Wel/ Dire)