SANITÀ. MODENA, NEL PAL -64 POSTI LETTO: CGIL PREOCCUPATA
SACCHETTI: POPOLAZIONE CRESCE, E NON SI TOCCANO I PRIVATI
(DIRE - Notiziario Sanita') Modena, 28 lug. - Nel prossimo
triennio, i posti letto nelle strutture sanitarie della provincia
di Modena potrebbero essere ridotti di 64 unita'. E' scritto nel
nuovo Piano attuativo locale (Pal) che dovra' regolamentare la
sanita' modenese e che sara' approvato dopo l'estate. Ma il
possibile taglio dei posti letto "preoccupa" la Cgil: a rivelarlo
e' Tania Sacchetti della segreteria del sindacato, che in un
incontro organizzato ad hoc per illustrare le proposte della Cgil
sul Pal, ha espresso un giudizio complessivamente "positivo"
sulla bozza presentata dalla Provincia. "Da una parte siamo
coscienti del fatto che e' possibile ridurre i posti letto grazie
allo sviluppo delle capacita' diagnostiche: in altre parole i
pazienti possono essere dimessi prima- spiega- ma siamo comunque
preoccupati perche' la nostra popolazione e' in aumento".
Inoltre, "la riduzione riguardera' quasi esclusivamente gli
ospedali pubblici e questo non ci sembra giusto. Dal nostro punto
di vista, se il sistema richiede una razionalizzazione, bisogna
coinvolgere anche le strutture private accreditate", osserva la
sindacalista. Perche', aggiunge, "se io mi rivolgo all'Hesperia,
ad esempio, devo essere sicura di avere lo stesso trattamento che
in una struttura pubblica", e se la struttura privata, in
proporzione, ha piu' posti letto, "e' avvantaggiata".
In generale, invece, la Cgil condivide l'impostazione del Pal,
nella misura in cui prevede "piu' assistenza territoriale" e
"un'organizzazione piu' snella degli ospedali", come spiega
Sacchetti, "ma ci aspettiamo che questi principi vengano davvero
messi in relazione con le risorse a disposizione che sono sempre
meno". Buona l'idea delle cosiddette "case della salute",
raggruppamenti di nuclei di cure primarie che affiancano i
presidi ospedalieri nel trattamento delle fasi non acute per un
assistenza piu' vicina e su misura.
"Si tratta di strutture che metteranno in relazione
professionalita' anche diverse che fino ad oggi non si sono mai
parlate- aggiunge- qui si potrebbero sperimentare anche reparti a
direzione non medica, ma infermieristica, ad esempio". Per quanto
riguarda le mission dei singoli ospedali, il sindacato auspica
che "ci sia una vera revisione della rete, in modo da evitare che
ci siano piu' strutture che si occupano della stessa cosa e che
si fanno concorrenza". A fine settembre, infine, sul tema del Pal
la Cgil prevede di organizzare una tavola rotonda "con
rappresentanti di istituzioni, aziende sanitarie e mondo del
volontariato".
(Bor/ Dire)
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