SANITÀ. LAZIO, D'ANNIBALE: REGIONE SORDA, LETTERA NAPOLITANO
"SU PROBLEMI DEI DISABILI E DEI PAZIENTI PSICHIATRICI".
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 28 lug. - "Vista la sordita' di
questa Regione rispetto ai problemi dei disabili e dei pazienti
psichiatrici, oggi ho inviato una lettera al presidente della
Repubblica, Giorgio Napolitano, per chiedere un suo autorevole
interessamento. Solo cosi' forse, il commissario ad acta
prendera' atto di cio' che sta avvenendo e che denunciamo da
tempo". È quanto afferma in una nota il consigliere del Pd,
Tonino D'Annibale, che aggiunge: "Persone invalide in terapia
psichiatrica presso strutture fuori regione vengono rispedite a
casa, come fossero pacchi postali, perche' la Regione non paga il
necessario. I percorsi di cura vengono bruscamente interrotti. Le
famiglie devono farsi carico del problema e vengono lasciate
sole, letteralmente in mezzo alla strada".
Secondo D'Annibale "tutto questo accade nonostante il parere
contrario di medici, psicologi e psichiatri che vedono
compromessi i progressi dovuti alle terapie. Ottenere risparmi in
questo modo e' immorale, si toglie ogni speranza a pazienti e
famiglie e credo leda in modo grave lo stesso dettato
costituzionale. Da qui la mia decisione di interessare la
presidenza della Repubblica. Alla base di tutto ci sono le
tariffe riconosciute dalla Regione Lazio assolutamente inadeguate
e derivate dall'applicazione ottusa di un piano di rientro che
pone la sua attenzione ai conti e non alle persone".
Il consigliere ricorda che "l'ultimo caso che ci e' stato
segnalato riguarda una ragazza di 26 anni in cura presso la
comunita' terapeutica Lahuen a Orvieto, Umbria, affetta da forti
disturbi della personalita'. Negli ultimi tempi il suo stato di
salute ha registrato netti miglioramenti, come evidenziato dalla
relazione inviata alla Asl RmC dai medici della struttura umbra.
Nonostante questo, il prossimo 31 agosto deve interrompere le
cure perche' i soldi sono finiti. Di fronte a cio' non si puo'
tacere. Spero che il presidente Napolitano di cui conosciamo la
estrema sensibilita' umana oltre che istituzionale- conclude
D'Annibale- ci aiuti a far pervenire a chi ne ha la competenza
questo grido di allarme nella speranza che serva a suscitare
l'attenzione che merita e che e' dovuta ai disabili e alle loro
famiglie".
(Com/Dip/ Dire)
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