(DIRE - Notiziario Sanita') ROma, 25 lug. - Un documento per
ribadire la necessita', malgrado i tagli in arrivo, di mantenere
inalterato il modello di protezione sociale e sanitario della
Toscana in favore delle persone anziane. E' questo l'oggetto del
protocollo d'intesa firmato questa mattina tra la regione, le
organizzazioni sindacali dei pensionati toscani di Cgil, Cisl e
Uil (Spi, Fnp e Uilp) e le tre confederazioni regionali delle
stesse sigle. Per la regione, il documento e' stato sottoscritto
dall'assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia e
dall'assessore al welfare e alle politiche per la casa Salvatore
Allocca.
"Ho gia' denunciato in piu' occasioni - ha detto l'assessore
Allocca - il rischio di veder saltare il sistema se continueremo
nella direzione di ridurre progressivamente l'intervento pubblico
nei settori chiave del welfare. Ovviamente i tagli annunciati
finiranno per pesare di piu' sui bilanci delle famiglie e sulle
fasce piu' deboli. Anziani e pensionati sono sicuramente tra i
bersagli preferiti, quando si tratta di recuperare risorse o
risparmiare. Ma su salute e protezione sociale non possiamoe non
dobbiamo risparmiare. Spendere meglio si', ma non risparmiare.
Questo protocollo con le organizzazioni sindacali toscane e' un
altro piccolo mattone nel tentativo di far restare in piedi un
modello di assistenza che in tanti ci invidiano".
"Soprattutto in un periodo come quello che stiamo attraversando
- dichiara l'assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia
- e' importante rafforzare la rete solidale e ridurre al minimo
gli effetti della crisi, evitando che questi si ripercuotano
sulle fasce di popolazione piu' deboli, che hanno bisogno di
maggior tutela sanitaria e sociale. La manovra varata dal governo
e' iniqua e mette seriamente a rischio la salute. In Toscana
stiamo lavorando per mantenere e migliorare il livello dei
servizi e dell'assistenza, malgrado i tagli. Il protocollo che
abbiamo firmato oggi ci aiuta a dimostrare che un sistema
sociale, come e' quello toscano, puo' ancora reggere e
migliorare".
Il protocollo chiede - nel tentativo di superare l'attuale fase
di crisi che finisce per colpire le fasce piu' deboli della
popolazione, tra cui appunto anziani e pensionati - rigore,
efficienza della pubblica amministrazione e forte sostegno allo
sviluppo attraverso adeguate politiche di investimenti sostenute
da regione, sistema imprenditoriale e finanziario e sistema delle
autonomie locali. Per proteggere e riaffermare i diritti sociali
e alla salute di tutti i cittadini, chiede inoltre il
potenziamento del sistema di welfare pubblico, da realizzare
attraverso politiche trasversali e condivise che investano la
programmazione regionale e dei territori anticipando le azioni
necessarie a supportare l'invecchiamento attivo della popolazione
e a prevenire la non autosufficienza e la fragilita'.
Il documento individua alcune aree di intervento prioritarie: non
autosufficienza e assistenza alla persona; sorveglianza attiva
della persona anziana fragile e prevenzione della sua
disabilita'; definizione del nuovo Piano integrato sociale e
sanitario regionale; Societa' della salute; accesso ai servizi
sanitari; rete dell'assistenza sociale; politiche della casa;
politiche per la famiglia; sostegno ai meno abbienti.
Un tavolo di lavoro al quale siederanno componenti di tutti i
firmatari dovra' analizzare e valutare gli obiettivi specifici
delle attivita' da perseguire relativamente alle priorita', con
particolare attenzione alla sorveglianza attiva della persona
anziana fragile. L'attivita' del tavolo si articolera' su tre
principali aree tematiche (Piano Integrato Socio Sanitario
Regionale; non autosufficienza, fragilita', prevenzione
disabilita' e sorveglianza attiva della persona anziana, Societa'
della salute e accesso ai servizi; politiche della casa,
politiche per la famiglia e sostegno ai meno abbienti). La
validita' del protocollo e' per tutta la legislatura.
(Wel/ Dire)