CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 25 lug. - Sono molti i locali
pubblici - bar, ristoranti o negozi - alla cui entrata svetta il
cartello "Io non posso entrare", con riferimento ai cani. Un
divieto, questo, che tuttavia non dovrebbe riguardare casi
particolari, come quello dei cani guida. Eppure sono molti gli
episodi registrati in Veneto ai danni di persone non vedenti,
alle quali e' stato negato l'accesso a esercizi commerciali e
luoghi aperti al pubblico proprio per la presenza del cane. Lo
riferisce il coordinamento regionale del Veneto dell'Anpvi
(associazione nazionale privi della vista e ipovedenti), che ha
deciso di prendere in mano la situazione e lanciare una campagna
di sensibilizzazione. L'iniziativa - che gode del patrocinio del
ministero delle Pari opportunita', degli enti locali e delle
principali associazioni di categoria venete - prevede la
distribuzione di una brochure informativa sulle leggi n. 60/2006
e n. 37/1974 che tutelano il diritto del non vedente accompagnato
dal cane guida di accedere liberamente a ogni luogo pubblico.
"Attraverso questa campagna intendiamo sottolineare
l'insostituibile ruolo del cane guida per la piena autonomia e
mobilita' delle persone prive di vista in ambienti
extra-domiciliari - riferisce il coordinatore regionale Giuseppe
Marino' -. Ogni volta che a un non vedente e al suo cane viene
impedito il libero accesso a un locale pubblico - aggiunge -, non
solo si provocano dei disagi concreti, ma si commette anche un
atto discriminatorio, con il rischio di gettare la persona in uno
stato di forte umiliazione, in quanto vede i propri diritti
negati".
(Wel/ Dire)