(DIRE - Notiziario Sanita') Bologna, 25 lug. - La scienza lo
conferma: le femmine sono meno brave in matematica, ma solo se ne
e' convinta la mamma. Se lei infatti pensa che coi numeri se la
cavino meglio i maschi, sua figlia otterra' punteggi fino al 15%
inferiori rispetto alle coetanee le cui madri rigettano con forza
lo stereotipo. Lo suggerisce una ricerca sperimentale su 124
bambine tra i cinque e i sette anni, guidata dall'Universita' di
Bologna e in stampa sulla rivista di psicologia dello sviluppo
dell'Associazione degli psicologi americani. Nessuna influenza,
invece, sembrano avere le opinioni dei papa'. "E' sorprendente
che gia' a cinque anni le bambine possano essere
inconsapevolmente condizionate da stereotipi relativi al genere",
dice Carlo Tomasetto, ricercatore dell'Ateneo bolognese e
coautore dello studio. Ancora piu' sorprendente, e' forse che il
condizionamento si attivi solo se, prima dei test di matematica,
alle bimbe viene chiesto di disegnare una figura femminile. Per i
ricercatori invece e' una conferma. Si tratta di un fenomeno
osservato, per lo piu' negli adulti, da almeno una decina d'anni.
L'esperimento, cui hanno preso parte anche le universita' di
Padova e Chieti-Pescara, si e' svolto cosi': le bambine sono
state testate individualmente, a scuola. Prima del test di
matematica, pensato per la loro eta', e' stata loro raccontata
una storia. Con protagonista femminile fortemente stereotipata,
ad alcune. Incentrata su un argomento neutro, alle altre. Le
bambine sono quindi state invitate a fare un disegno relativo al
racconto appena ascoltato. Parallelamente ai genitori e' stato
chiesto di compilare un questionario nel quale, tra l'altro, si
chiedeva se, a loro parere, "i maschi di solito sono piu' portati
delle femmine in matematica" e se "le femmine di solito sono piu'
brave nelle materie artistiche e linguistiche che in matematica".
(Wel/ Dire)