SITUAZIONE TERRIBILE IN SOMALIA, KENYA E ETIOPIA.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 25 lug. - "Questa e' una
carestia infantile. La grandezza della sofferenza e le perdite
sono enormi. Le immagini che abbiamo visto dal Corno d'Africa
parlano da sole. Oltre mezzo milione di bambini sono a rischio di
morte imminente a causa di malnutrizione acuta grave. Tra
Somalia, Etiopia e Kenya, sono circa 2,3 milioni i bambini gia'
affetti da malnutrizione acuta.
Gia' prima dell'emergenza questi bambini erano tra i piu'
svantaggiati del mondo. Vivono in bilico e diventano piu'
vulnerabili giorno dopo giorno, privati di ogni bisogno umano e
di ogni diritto fondamentale. Si tratta di un doppio disastro". È
l'appello del direttore dell'Unicef Anthony Lake.
"La situazione e' terribile in Somalia e nei campi profughi in
Kenya e in Etiopia, ma si estende ben oltre: alle comunita'
pastorali di tutta la regione minacciando le persone e il loro
modo di vivere e sostentarsi. Questa carestia non e' solo
questione di cibo- continua Lake- È una questione di scelta
obbligata. La comunita' globale non si trova di fronte a una
scelta circa la risposta da dare, perche', di fronte a
un'emergenza cosi' evidente, non ci puo' essere altra scelta se
non quella di agire subito. Per salvare vite umane, la risposta
umanitaria globale deve essere immediata. Stimiamo che il
fabbisogno totale dell'Unicef per gli interventi di emergenza e'
di circa 300 milioni di dollari fino alla fine del 2011.
Nonostante i contributi significativi ricevuti da parte di molti
governi e donatori privati attraverso i nostri Comitati
nazionali, l'Unicef deve ancora affrontare un deficit per i
bambini e le famiglie di oltre 200 milioni di dollari".
(Wel/ Dire)