(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 21 lug. - Numerose compagnie
farmaceutiche hanno abbandonato i programmi di riduzione dei
prezzi dei farmaci contro l'Hiv nei paesi a medio reddito, come
si legge nel rapporto pubblicato oggi da Medici Senza Frontiere
(Msf) e presentato alla Conferenza internazionale sull'Aids IAS
2011,in corso a Roma. Il rapporto "Untangling the Web of ARV
Price Reductions" - che analizza i prezzi di 23 antiretrovirali
attraverso le informazioni fornite da 19 produttori - mostra
anche la costante tendenza alla riduzione dei prezzi per i
farmaci non bloccati dai brevetti.
"Mentre si assiste a un costante progresso per ridurre i prezzi
per i paesipiu' poveri, si dimenticache un numero significativo
di persone con Hiv/Aids vive in paesi che adesso sono esclusi
dalla riduzione dei prezzi", dichiara Nathan Ford , coordinatore
medico della Campagna di Msf per l'Accesso ai farmaci essenziali.
La Tibotec/ Johnson & Johnson esclude tutti i paesi classificati
come "a medio reddito" dalla riduzione dei prezzi. La Abbott
esclude i paesi a basso reddito e quelli a medio reddito dalla
riduzione dei prezzi per uno dei suoi farmaci. La ViiV (Pfizer +
GlaxoSmithKline)non propone piu' prezzi ridotti ai paesi a medio
reddito, nemmeno quando i programmi sono totalmente finanziati
dal Global Fund (Fondo Globale per combattere Aids, TB e Malaria)
o dal programma governativo degli Stati Uniti, Pepfar.
Medici senza Frontiere rileva che la Merck ha appena annunciato
che non applichera' piu' prezzi scontati per 49 paesi a medio
reddito per il suo nuovo farmaco raltegravir. Questa mossa lascia
fuori paesi con un gran numero di persone che vivono con
Hiv/Aids, come l'India, l'Indonesia, la Tailandia, il Viet Nam,
l'Ucraina, la Colombia e il Brasile. Oggi il Brasile paga 5.870
dollari a paziente all'anno solo per questo farmaco. Nei paesi
meno sviluppati, Merck fa pagare 675 dollari a paziente all'anno
per lo stesso farmaco, che e' gia' quattro volte il prezzo della
tripla combinazione raccomandata come prima linea (TDF/3TC/EFV).
"Cio' accade sulla scia dell'accordo siglato la scorsa settimana
tra la casa farmaceutica Gilead e il Medicines Patent Pool, che
lascia fuori un certo numero di paesi in via di sviluppo e mira
ad espandere l'accesso alle terapie antiretrovirali a prezzi
accessibili attraverso la negoziazione delle licenze che possono
essere utilizzate da produttori di farmaci generici".
Msf ha avviato programmi di trattamento dell'Hiv in America
Latina e in Asia piu' di dieci anni fa, e ha poi trasferito molti
di essi alle autorita' locali confidando nel fattoche i pazienti
avrebbe potuto accedere al trattamento di cui hanno bisogno
attraverso i programmi governativi. Molti pazienti in questi
paesi, inoltre, sono in trattamento per l'Hiv da molti anni, ed
hanno ora bisogno di passare a nuovi farmaci, ma la presenza di
brevetti su questi ultimi ne blocca l'accesso alla versione
generica piu' economica.
"I programmi di riduzione dei prezzi attuati dalle societa'
farmaceutiche hanno dimostrato di non essere una soluzione a
lungo termine - ha dichiarato Janice Lee, farmacista della
Campagna di Msf per l'Accesso ai Farmaci Essenziali -. In
presenza di brevetti e quando le aziende si rifiutano di tagliare
i prezzi, i governi devono cominciare a non tenere conto dei
brevetti per mantenere in vita le persone sieropositive".
"Le licenze obbligatorie" emesse da Tailandia e Brasile per i
farmaci contro l'Hiv nel 2006 e nel 2007 hanno contribuito
notevolmente ad abbassare i prezzi. Ma nonostante il fatto che
queste misure siano ammesse dalla normativa del commercio
internazionale, i paesi che le hanno messe in atto si sono
ritrovati vittime di ritorsione da parte delle aziende
farmaceutiche e di altri governi.
Il rapporto di Msf contiene anche una buona notizia. "Grazie
alla continua concorrenza dei generici, il farmaco tenofovir ora
costa 76 dollari all'anno a paziente, ed e' meno caro rispetto
allo zidovudina (AZT) che costa 88 dollari all'anno a paziente.
Cio' significa che sta diventando sempre piu' accessibile anche
per i paesi poveri passare all'utilizzo delle combinazioni
raccomandate dall'Organizzazione Mondiale della Sanita' (Oms) a
base di tenofovir, abbandonando la stavudine (d4T), che ha
significativi effetti collaterali a lungo termine. Il prezzo di
una combinazione fatta di una sola pillola da prendere una volta
al giorno, contenente tenofovir, e' sceso del 70% da quando l'Oms
ha raccomandato di passare a trattamenti meno tossici cinque anni
fa; per la precisione, si e' passati dai 613 dollari ai 173
dollari di oggi per paziente all'anno".
"Stiamo vedendo che i prezzi dei farmaci continuano a diminuire
quando i brevetti non costituiscono un ostacolo per la produzione
di generici - dichiara Janice Lee, farmacista della Campagna di
MSF per l'Accesso ai Farmaci Essenziali -. Queste riduzioni
aumentano le possibilita' di raggiungere il nuovo obiettivo delle
Nazioni Unite di arrivare ad avere 15 milioni di persone in
trattamento entro il 2015". Msf fornisce il trattamento
antiretrovirale a 170.000 persone in 19 paesi.
(Wel/ Dire)