(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 21 lug. - Al via a settembre
alle misure a favore degli studenti con Disturbi specifici di
apprendimento (Dsa) per scuola e universita'. A darne l'annuncio
questa mattina durante una conferenza stampa tenutasi presso il
Senato il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini che ha
firmato il decreto attuativo della legge 170/2010 che riconosce
la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia
come disturbi specifici di apprendimento. "Un provvedimento
importante - ha spiegato il ministro - che va incontro oggi ai 70
mila studenti a cui e' stato diagnosticato un disturbo specifico
dell'apprendimento, ma potrebbero essere molti di piu' i casi,
intorno ai 200 mila. La scuola deve dare risposte e sostenere le
famiglie e questi studenti che sono normodotati, anzi qualche
volta con un talento superiore alla media. Hanno solo disturbi
particolari per quanto riguarda per esempio la discalculia, la
disgrafia, la dislessia". Secondo le ultime rilevazioni del Miur
del febbraio 2011, infatti, gli studenti con disturbi specifici
di apprendimenti diagnosticati sono 70 mila, ma le recenti
ricerche scientifiche la percentuale della popolazione scolastica
interessata dai Dsa va dal 3% al 5%.
La legge introduce strumenti innovativi, ma soprattutto prevede
una formazione adeguata dei docenti. "È doveroso da parte del
Ministero non solo formare gli insegnanti - ha aggiunto la
Gelmini -, ma anche sensibilizzare i dirigenti scolastici
affinche' vengano predisposti percorsi personalizzati e
individuali e ci siano anche gli strumenti adeguati, come la
sintesi vocale o sistemi di valutazione differenziati soprattutto
per la prova d'inglese, ma non solo. La scuola si deve attrezzare
per fare in modo che questa legge venga non solo rispettata, ma
anche attuata in tutte le sue parti". Tra gli interventi anche
quelli che riguardano l'universita'. "Abbiamo sottoscritto un
accordo con i presidi di Scienze della formazione per far si' che
anche in ambito universitario si tenga conto dei disturbi
specifici dell'apprendimento - ha aggiunto il ministro - e quindi
anche all'universita' gli studenti possano essere agevolati".
Altro intervento previsto dalla legge quello dei Cts, 96 centri
territoriali di supporto, per cui il Miur ha stanziato tra il
2010 e il 2011 un milione di euro. "Corrispondono ad una volonta'
di sostenere anche le famiglie - ha spiegato il ministro -,
perche' spesso non sono state sostenute nella diagnosi dei
disturbi. Si e' intervenuto tardi, non c'e' una corretta
informazione e quindi questi centri territoriali sul territorio
nazionale hanno la funzione di uno sportello a sostegno degli
studenti e delle famiglie per favorire il dialogo con la scuola e
gli insegnanti".
(WEl/ Dire)