OK A RELAZIONE ALL'UNANIMITA', ORLANDO: NO A CITTADINI DI SERIE B
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 18 lug. - In Calabria c'e'
un'evidente "inefficienza organizzativa per fronteggiare le
emergenze sanitarie". E' quanto emerge dalla relazione sullo
stato della sanita' della Regione Calabria approvata
all'unanimita' dalla 'Commissione parlamentare d'inchiesta sugli
errori sanitari e le cause dei disavanzi sanitari regionali'.
La conclusione, a cui e' pervenuta la commissione presieduta
da Leoluca Orlando (Idv), e' che "lo stato della sanita' in
Calabria richiede un cambiamento radicale della gestione della
cosa pubblica, attraverso una maggiore responsabilizzazione degli
amministratori locali mediante un potenziamento dell'attivita' di
controllo che garantisca piena trasparenza".
I dati e le considerazioni, illustrati durante una conferenza
a Montecitorio da Orlando assieme ai componenti dell'Ufficio di
presidenza della commissione, sono il frutto di un percorso
d'indagine iniziato nell'autunno 2009 a causa, viene spiegato,
"del ripetersi, con frequenza, di casi di presunto errore
sanitario tali da creare allarme sociale nella popolazione". Nel
corso degli ultimi mesi, prima di approvare la relazione, la
commissione ha effettuato missioni e sopralluoghi, ascoltato
amministratori locali, il dirigente generale per la tutela della
salute della Regione, Andrea Guerzoni, l'attuale governatore
Giuseppe Scopelliti (Pdl) e il suo predecessore Agazio Loiero
all'epoca del Pd, oggi del movimento 'Autonomia e diritti'.
Dal punto di vista della qualita' del servizio sanitario sono
emerse le seguenti criticita': mancanza di un processo di
razionalizzazione della rete ospedaliera'; un tasso di
ospedalizzazione molto alto (225 ricoveri per 1.000 abitanti); un
elevato numero di dirigenti medici rispetto agli operatori del
comparto e con elevati livelli di retribuzione.
Dal punto di vista della situazione finanziaria, invece,
risultano dati contabili e di bilancio inaffidabili, carenza dei
sistemi di controllo, illegitimo conferimento di incarichi
professionali e consulenze, inosservanza delle norme in materia
di appalti pubblici, ritardato pagamento dei fornitori con una
media di 700 giorni di attesa.
(Wel/ Dire)