(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 14 lug. - Ci voleva un
protocollo di intesa per mettere fine alle annose questioni che
hanno visto Comuni e Asl rimbalzarsi le competenze rispetto al
trasporto delle persone disabili. È quello sottoscritto il 30
giugno scorso da Anci Puglia e Assessorato regionale alle
Politiche della Salute.
Un primo aspetto risulta chiaro in tutta la sua immediatezza: il
trasporto delle persone disabili verso i Centri riabilitativi
convenzionati con le Asl e' per il 60% a carico dei Comuni e per
il 40% a carico delle Asl. È totalmente a carico dei Comuni,
invece, il trasporto scolastico verso le scuole inferiori mentre
sono esclusivamente le Province ad occuparsi del trasporto delle
persone disabili verso gli istituti superiori.
La competenza organizzativa dei tre servizi ricade nel primo caso
sulle Asl che, per la parte comunale, faranno riferimento al
comune di residenza della persona disabile. Nel secondo caso,
invece, spetta ai Comuni di residenza dei beneficiari, nel terzo
caso alle Province.
Il protocollo prevede anche la realizzazione di un puntuale
monitoraggio dei tre profili di servizio (trasporto presso i
centri riabilitativi, trasporto verso gli istituti inferiori,
trasporto verso gli istituti superiori) a livello di ambito
territoriale che tenga conto dell'effettiva presenza del
servizio, dei numeri ad esso collegati, delle modalita' di
gestione e di erogazione. Il monitoraggio sara' di estrema
utilita' anche nella definizione della situazione
debitoria/creditoria tra Comuni e Asl. Infatti in Puglia, nella
maggior parte dei casi, il servizio e' stato svolto finora dalle
Asl, anche per conto dei Comuni e spesso senza alcun accordo
siglato tra le parti. Questa situazione, protratta nel tempo, ha
portato le Asl a vantare fortissimi crediti nei confronti dei
Comuni debitori. In alcuni casi, questo ha significato la
paralisi del servizio a tutto danno dei cittadini disabili che si
sono visti privare di un servizio essenziale. Anni di ingiunzioni
di pagamenti, cause e spesso, appunto, disservizi.
Il protocollo cerca di sanare questa questione prevedendo la
possibilita' di rateizzare fino a trent'anni le situazioni
debitorie dei Comuni nei riguardi delle Asl. Per la realizzazione
del monitoraggio da parte delle Asl, il protocollo appena siglato
prevede tempi ristrettissimi: 60 giorni a partire dalla
sottoscrizione del Protocollo e dunque entro la fine di agosto.
Quale supporto tecnico il Protocollo prevede la nomina di un
gruppo formato da un rappresentante della Asl, uno dei Comuni e
uno della Regione per l'attuazione degli obiettivi del Protocollo
d'Intesa.
(Wel/ Dire)