(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 14 lug. - Il Sindacato dei
medici italiani (Smi) al termine dei lavori della segreteria
nazionale ha proclamato lo stato di agitazione nelle componenti
dei medici dirigenti, dei medici di medicina generale, degli
specialisti ambulatoriali e dei pediatri di libera scelta, per
esprimere forte preoccupazione e marcato dissenso sulle norme
contenute nel decreto di manovra pubblica.
Nei prossimi giorni saranno prese tutte le iniziative di
concerto con l'intersindacale della dirigenza medica, veterinaria
e sanitaria, volte a denunciare il pericolo per la tenuta
complessiva del Servizio Sanitario Nazionale. Lo stato di
agitazione accompagnera' tutto l'iter parlamentare della manovra
finanziaria, affinche' il Parlamento possa introdurre correttivi
in tema di contrattazione decentrata e turnover. Negativo
comunque resta il giudizio sull'impianto complessivo della
manovra. "I medici- attacca Salvo Cali', segretario generale Smi-
sono contro la vecchia politica dei tagli alla sanita',
l'impoverimento degli ospedali e dei servizi sul territorio. Lo
Smi scende in piazza il 21 luglio come sindacato dei medici
ospedalieri, come componente dell'Intersindacale della dirigenza,
ma anche come sindacato dei medici convenzionati e del
territorio: tutto il Ssn subisce ancora una volta interventi
sbagliati che danneggiano uno dei migliori servizi sanitari del
mondo che se ulteriormente razionalizzato e modernizzato (con
investimenti sulla riorganizzazione delle cure primarie, la nuova
governance e l'integrazione ospedale-territorio e
sociosanitaria), puo' diventare una fonte costante di risparmio e
sviluppo per il Paese".
Per Gianfranco Rivellini, responsabile nazionale Smi dirigenza
medica, "restano intangibili i costi della rappresentanza
politica, rimandati alla prossima legislatura. Persino il taglio
degli sprechi, odiosi agli occhi dei cittadini, (auto blu, aerei
blu), vengono demandati a future, quanto improbabili decisioni
degli organi esecutivi. Nulla sul versante della tassazione delle
rendite finanziarie, se non il salasso sulla tenuta conti dei Bot
e Btp".
(Wel/ Dire)