METTE IN COMUNICAZIONE 18.000 ESPERTI PER CURARE MEGLIO MALATI.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 14 lug. - Il gruppo Tesi e la
societa' italiana di nefrologia hanno dato vita a Nephromeet, la
prima piattaforma web condivisa che mette in comunicazione in
modo strutturato oltre 1.800 nefrologi in tutta Italia.
"Abbiamo deciso di sfruttare le potenzialita' delle tecnologie
on line per realizzare una rete di conoscenze nefrologiche al
servizio degli specialisti e, quindi, dei malati che potranno
ricevere il miglior trattamento disponibile". Lo afferma Giusto
Viglino, direttore della struttura complessa di Nefrologia,
Dialisi e Nutrizione clinica dell'Ospedale di Alba, responsabile
del portale della societa' italiana di nefrologia e coordinatore
del progetto Nephromeet.
Viglino spiega che "grazie a Nephromeet e' stata creata
un'area di condivisione delle conoscenze tra medici specialisti e
unita' nefrologiche attraverso lo scambio di documenti
multimediali che descrivono lo stato dell'arte delle procedure e
dei percorsi diagnostici e terapeutici". Nephromeet consente la
condivisione delle esperienze ed il confronto sulle problematiche
relative alla gestione di persone affette da malattie renali,
anche tra medici e centri geograficamente lontani. "Gli utenti
del network (rigorosamente addetti ai lavori)- sottolinea Manuel
Morone, referente del progetto del gruppo Tesi- possono
interagire tra loro attraverso commenti o domande. Da qui il
vantaggio della rete: lo scambio dei dati sul trattamento dei
pazienti completa la conoscenza specialistica, creando un surplus
di valore per specialisti e pazienti".
In base alle stime della societa' italiana di nefrologia, la
malattia renale cronica, o insufficienza renale cronica, "e'
emersa come un problema di salute pubblica di prima grandezza".
Nella popolazione adulta "circa 1 individuo ogni 10 risulta
essere affetto da una patologia renale che puo' comportare
un'insufficienza renale moderata o grave. Complessivamente,
quindi- fa sapere il gruppo Tesi- circa 6 milioni di italiani
soffrono di una patologia renale. Gli individui maggiormente a
rischio sono quelli con eta' superiore a 60 anni, con
familiarita' per malattie renali, gli ipertesi e i diabetici".
(Wel/ Dire)