PARTE CAMPAGNA COMUNICAZIONE PER UNA NUOVA CULTURA DELLE REGOLE.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 14 lug. - "Nove italiani su
dieci dichiarano inaccettabile violare le regole della strada ma,
al tempo stesso, sette su dieci affermano di commettere
infrazioni quando sono al volante. Questo comportamento
incoerente e' la principale causa della piu' grande tragedia
nazionale, gli incidenti stradali. Un dramma che ogni anno causa
oltre 4mila e 200 morti e un milione di feriti. Se si vuole che
questi lutti e costi sociali diminuiscano e' fondamentale che in
Italia nasca una nuova cultura delle regole". A dirlo e' Sandro
Salvati, presidente della fondazione Ania, citando i dati
dell'indagine realizzata in collaborazione con Ispo e presentando
la nuova campagna di comunicazione che partira' in questi giorni.
Nel 2009 e' stato affrontato il tema della velocita' e
dell'alcol e nel 2010 quello della guida distratta. Nel 2011 la
Fondazione Ania ha deciso di "combattere i comportamenti
scorretti che gli italiani assumono quando sono al volante,
lanciando un messaggio chiaro e inequivocabile: 'quando siamo
alla guida- prosegue Salvati- ci sono delle regole che vanno
rispettate. Sempre. Se cio' non avviene rischiamo di ucciderci o
di uccidere".
Dall'indagine Ispo e' emerso che il 91% degli italiani condanna
la violazione delle principali regole di convivenza civile,
comprese quelle stradali. Nonostante cio', il 58% ritiene che
quando si e' al volante non viene rispettato il codice della
strada. La violazione delle norme e' di fatto molto diffusa,
oltre il 70% degli automobilisti dichiara di infrangere le
regole, pur essendo consapevole (lo ha dichiarato oltre l'80%
degli intervistati) dei rischi e delle conseguenze sociali ed
economiche degli incidenti stradali. Le infrazioni considerate
piu' gravi sono quelle che possono recare danno agli altri, in
particolare guidare in stato psico-fisico alterato (76%), passare
con il semaforo rosso (60%) e superare i limiti di velocita'
(52%).
"Sulle strade del nostro Paese- conclude il presidente
dell'Ania Sandro Salvati- nel 2009 si sono registrati un morto e
70 feriti ogni due ore. Oltre un milione di feriti in un anno,
tra i quali 20mila invalidi gravi che vedono, in un attimo, la
propria vita sconvolta. Tutto questo deve farci riflettere.
Condotte di guida scorrette e sconsiderate non cambiano solo la
vita di chi le mette in pratica, ma provocano danni gravi ad
altri e, spesso, sono la causa di alcuni tra i piu' gravi delitti
stradali. Il legislatore dovrebbe prendere atto che, sulla base
del sondaggio Ispo, l'84% degli italiani, e in misura forte i
giovani, si e' dichiarato favorevole all'introduzione del 'reato
stradale' e, quindi, dovrebbe agire di conseguenza".
(Pic/ Dire)