"SI RISCHIANO INCRIMINAZIONI PER OMICIDIO".
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 14 lug. - "La legge contro il
biotestamento stravolge l'atto medico, che non deve piu' tenere
conto delle volonta' anticipate del paziente e non viene
riconosciuto anche nel caso dell'alimentazione e dell'idratazione
artificiale". E' quanto dice Massimo Cozza, segretario nazionale
Fpcgil Medici. "Se il medico non ottempera a quanto gli viene
imposto dalla legge, in modo contrario al codice deontologico e
all'alleanza terapeutica con il paziente- sottolinea- rischia di
essere incriminato con accusa di omicidio". Cozza conclude:
"Ricordiamo che lo stesso Consiglio Superiore di Sanita' ha gia'
riconosciuto come atto di competenze medica anche la semplice
prescrizione di una dieta in una persona con problematiche
cliniche".
(Wel/ Dire)