COMMISSIONE UE: NECESSARI INTERVENTI DI CONTRASTO PIÙ INCISIVI.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 11 lug. - Il 5% dei giovani
europei fa uso di droghe sintetiche: per la Commissione europea
e' quindi inevitabile un intervento piu' incisivo per contrastare
il fenomeno. È quanto si legge in una nota dell'esecutivo
comunitario che riporta i dati di un sondaggio condotto da
Eurobarometro e la relazione della stessa Commissione europea.
Il sondaggio, pubblicato oggi, rivela che il 5% degli
intervistati che ha ammesso di far uso di droghe sintetiche si
rifornisce da amici (54%), durante feste o in club (37%), in
appositi negozi (33%) o su Internet (7%). Dal sondaggio emerge
inoltre che un ragazzo su tre (32%) ha fatto uso di cannabis
almeno una volta nella vita, mentre per le ragazze il rapporto e'
di uno a cinque (20%). Gli europei tra i 15 e i 24 anni fanno una
netta distinzione tra cannabis e altre droghe illecite - sia per
quanto riguarda la disponibilita' che gli effetti sulla salute.
In generale, "molti piu' giovani ritengono che la cocaina (95%) e
l'ecstasy (92%) comportino elevati rischi per la salute per i
consumatori abituali, rispetto alla cannabis (67%) - e all'alcool
(57%). L'uso regolare di cannabis comporta un rischio elevato
secondo il 75% dei giovani che non ne hanno mai fatto uso e
secondo il 36% di coloro che l'hanno usata in passato. Il 57%
degli intervistati ritiene che potrebbe facilmente procurarsi la
cannabis nel giro di 24 ore, mentre solo il 22% ritiene che
potrebbe fare lo stesso per l'ecstasy o la cocaina".
Quindi, secondo relazione della Commissione europea,
pubblicata anch'essa oggi, "sono necessari interventi piu'
incisivi in tutta l'Unione per contrastare il crescente problema
delle nuove droghe sintetiche sul mercato. Nel 2010 l'Ue ha
individuato una quantita' record di sostanze psicoattive (41,
contro 24 l'anno precedente), che provocano effetti simili a
quelli di droghe pericolose come l'ecstasy o la cocaina e che
sono vendute legalmente. Queste droghe, che possono essere
altrettanto pericolose delle sostanze vietate, sono spesso
vendute su Internet o in appositi negozi. La relazione valuta le
norme vigenti nell'Unione per contrastare la diffusione delle
nuove droghe psicoattive".
(Wel/ Dire)